Rifiuti speciali blitz della finanza chiusa la discarica
Una discarica di rifiuti speciali a cielo aperto è stata scoperta e sequestrata nella periferia orientale di Salerno dai militari della sezione operativa navale della guardia di finanza (diretti dal capitano Alessandro Furnò). L’area, di circa 20.000 metri quadrati, è stata individuata a Fuorni, a ridosso della collina e all’interno di una ex cava dismessa già sequestrata dieci anni fa (era il 1999) sempre dalla guardia di finanza. Allora furono ritrovati ben 25mila chili di rifiuti speciali a deposito. Dopo un decennio la storia di ripete. Due persone sono così state denunciate all’autorità giudiziaria per danneggiamento e deturpamento ambientale, oltre che per violazioni in materia urbanistica e delle misure straordinarie per fronteggiare l’emergenza nel settore dello smaltimento dei rifiuti in Campania. Reati per i quali dovranno rispondere il legale rappresentante della società che gestisce l’impianto e il titolare della ditta edile proprietaria degli autocarri che stavano sversando. Sequestrati anche quattro camion, due escavatori, due pale meccaniche: mezzi che servivano a compiere gli illeciti. Il gestore dell’impianto dovrà anche spiegare ai magistrati come mai è stato appiccato il fuoco ad alcuni materiali provocando anche esalazioni tossiche. All’interno del sito, non attrezzato ad accogliere rifiuti e privo di qualsiasi autorizzazione allo sversamento, sono stati trovati ingenti quantitativi di materiale metallico e legno ma anche carcasse di autoveicoli, pneumatici e materiali provenienti dalla demolizione anche con tracce bituminose. Materiale ancora da quantificare. Ma, considerando che l’area non è mai stata bonificata, i finanzieri azzardano una presenza di rifiuti pari a circa 50mila chili: il doppio, in pratica, rispetto all’ultimo sequestro. Il tutto era riversato in maniera confusa e direttamente sul terreno. E non solo. Quando i finanzieri sono giunti sul posto hanno anche trovato alcuni di questi materiali in fiamme mentre alcune persone erano intente a scaricare due camion di rifiuti. All'interno dell'impianto sono stati inoltre ritrovati anche manufatti abusivi in lamiera per circa 500 metri quadrati e persino un piccolo deposito di carburante privo di misure di sicurezza.