E Lepore confessa al manager: il mio è un lavoro difficile

27 marzo 2009
Fonte: Il Mattino

Dal palco, nemmeno tanto velata, parte una bordata contro i magistrati che hanno congelato i conti («Un sequestro record per 750 milioni di euro protrattosi per 14 mesi») e reso la vita difficile all’azienda. L’affondo dal palco è del numero uno della Impregilo Massimo Ponzellini: «Migliaia di dipendenti hanno rischiato di finire in mezzo la strada». In sala, però, c’è anche il Procuratore di Napoli Giovandomenico Lepore che, terminata la manifestazione, incrocia Ponzellini e gli va a stringere la mano. «Mi creda, è davvero difficile fare il mio mestiere», dice al manager. Poi per dribblare i giornalisti i due parlottano qualche minuto. Cosa si saranno detti? «No comment», dice Lepore mentre sguscia via. Più loquace Ponzellini. «Ho solo ribadito - dice - che l’azienda ha vissuto momenti davvero difficili e da un giorno all’altro per quel provvedimento ci siamo ritrovati con il cappello in mano: banditi dalle gare in Italia, ci hanno salvato quelle estere dove abbiamo continuato a lavorare». Poi commenta: «Un gesto, quello del Procuratore, inaspettato. Ma che mi ha fatto estremamente piacere».

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