Rifiuti, Bruschi dà il via alla «rivoluzione»

Rifiuti, la svolta nella gestione e del servizio e dello smaltimento è dietro l'angolo. E' imminente la nomina di un commissario che dovrà curare la nascita della società provinciale dei rifiuti che di fatto sancisce la fine dei consorzi di bacino, così come stabilito dalla legge in materia voluta dal governo Berlusconi ed entrata in vigore lo scorso fine settimana. Il commissario della Provincia Maurizio Bruschi ha annunciato tempi stretti per attuare la "rivoluzione". Lo ha ribadito ieri incontrando a palazzo Caracciolo i presidenti dei due Comari irpini: Antonio Caputo e Vincenzo Sirignano. Un colloquio veloce, ma in momenti diversi della giornata. E, soprattutto, dimostra di voler procedere immediatamente nell’attuazione della «rivoluzione». Intorno alle 11 è toccato al sindaco di Aiello del Sabato che è capo dell'ambito Avellino uno. Un'ora dopo, in città è arrivato il primo cittadino di Mirabella Eclano che governa da anni le sorti del Consorzio altirpino. Bruschi ha avvertito entrambi: nessuno deroga sarà possibile, il commissario sarà presto designato ed entro fine aprile, così come detta la norma, si darà vita all'organismo che in realtà sarà una sorta di holding di diretta emanazione della Provincia e con alle dipendenze due società. Una avrà la proprietà degli impianti - e in Irpinia non sono tantissimi - l'altra, invece, si occuperà specificatamente del servizio di raccolta che in provincia è appannaggio di due società pubbliche. Il commissario Bruschi più che chiedere informazioni a Caputo e a Sirignano ha chiesto conferme su strutture e servizi. E a quanto è emerso, il dirigente del Ministero degli Interni è apparso decisamente un esperto del settore rifiuti. Alle spalle ha la collaborazione con l'ex commissario straordinario Gianni De Gennaro. Bruschi all'epoca si è direttamente occupato dei trasferimenti in treno dei rifiuti della Campania nei termovalorizzatori tedeschi. «Abbiamo fato il punto della situazione - ha detto Vincenzo Sirignano - con la gestione unica più che sul lato economico, credo che la Provincia possa guadagnarci in termini di un miglioramento della organizzazione globale». Caputo dal canto suo ha chiesto al commissario Bruschi certezze sul futuro dei 68 lavoratori che fanno parte dell'organico del suo consorzio.