Il ritorno di Berlusconi tutto pronto ad Acerra
Sullo sfondo una ruspa, un cumulo di rifiuti e le statue greche della «collezione Spinelli». Per un giorno il grande hangar dove i camion scaricheranno i rifiuti direttamente nella bocca della fornace, diventa un piccolo museo. È l’ultimo ritocco al piazzale coperto del termovalorizzatore di Acerra, enorme anfiteatro per l’occasione, dove Silvio Berlusconi domani mattina premerà quel pulsante che distrugge i rifiuti e produce energia elettrica. Alla prova generale della vigilia, nel tardo pomeriggio di oggi, con il sottosegretario Guido Bertolaso ci sarà anche il premier, che come anticipato dal Mattino, sarà in città già oggi. Parteciperà all’ultimo sopralluogo e poi accoglierà alcuni ospiti a cena all’hotel Vesuvio, sul lungomare. Domani invece alle 10.45 la cerimonia che tecnicamente è stata definita da Palazzo Chigi «avvio dell’attività di termovalorizzazione ad Acerra». Si compie, in due giorni, il progetto-simbolo per cancellare definitivamente quattordici anni ormai di gestiona straordinaria dell’emergenza rifiuti in Campania. Premendo quel pulsante, domani mattina si compie un salto di oltre cinque anni. Nell’agosto del 2004 la posa della prima pietra, poi attravesando proteste, veti e tentennamenti politici, è stata ampiamente sforata la scadenza dell’autunno del 2007, la prima data fissata per l’apertura dell’impianto. L’impianto industriale di trasformazione dei rifiuti accende i forni dopo che - era il 2001 - il primo piano rifiuti ne annunciava tre, pronti in tre anni, per coprire l’intera regione e liberarla definitivamente dalla spazzatura. Domani il «clic», il via alla «prima linea» di produzione, per poi andare a regime entro l’inizio dell’estate. Una svolta storica per la Campania, e non è un caso che ad assistere all’inaugurazione sono stati accreditati domani oltre duecento giornalisti provenienti da tutto il mondo. «Una grande opera realizzata con la foza dello Stato», ha detto la settimana scorsa Berlusconi. «Una grande conquista - ha aggiunto - ottenuta superando le diffidenze locali». Diffidenza che oggi resistono nell’annuncio dei comitati che si oppongono ancora al termovalorizatore e che per domani hanno organizzato una iniziativa di protesta. Ma Silvio Berlusconi e Guido Bertolaso, intanto, dopo l’apertura di Chiaiano mettono a segno in meno di due mesi, un nuovo e decisivo «step» nel piano che fu annunciato meno di un anno fa, con il decreto-rifiuti che fu il primo atto all’ionsediamento del nuovo governo. Tutto è pronto per l’inaugurazione. Anche la scenografia che utilizzerà i reperti archoeologici (statue e vasi del periodo attico concesse dalla sovrintendenza) tornati alla luce proprio nell’area di Acerra. Da domani nell’impianto saranno bruciate tra le 200 e le 300 tonnellate al giorno. Poi progressivamente il quantitativo aumenterà fino ad arrivare alle duecentomila tonnellate previste quando saranno in funzione le tre linee di produzione. Entro giugno il funzionamento sarà a pieno ritmo e cominceranno i collaudi. La scena domani sarà più o meno questa: una enorme ruspa solleverà i rifiuti dalla avanfossa dove i camion scaricano la spazzatura e li poggerà sullo scivolo che li porta fino alla bocca del forno dove saranno bruciati. Alla cerimonia di domani con Berlusconi e Bertolaso ci saranno anche i vertici della A2A, la società che gestirà l’impianto. La stessa che dovrebbe partecipare anche alla costruzione del termovalorizzatore di Napoli insieme alla partecipata del Comune di Napoli, l’Asìa.