La guerra dell'immondizia

Pozzuoli, vigili urbani in strada contro l'«import» di sacchetti»

27 febbraio 2008 - Carlo Franco
Fonte: Corriere del Mezzogiorno

La sporca guerra dei rifiuti. Per difendere i confini della città violata da continui raid notturni portati a termine da cittadini e organizzazioni criminali che sversano nelle discariche non controllate, da qualche giorno il commissario straordinario e il comandante della Polizia municipale di Pozzuoli hanno messo in campo una squadra speciale di polizia locale formata da cinque agenti già sperimentati contro questo genere di reati. E i risultati, come vedremo, sono minimamente incoraggianti. Vale la pena di darci dentro,
insomma. In Italia è la prima volta che si fa ricorso a una strategia di contrasto importata direttamente dai manuali di guerriglia urbana perchè gli autori dei raid vengono combattuti con le loro stesse armi: colpisci e fuggi. la notizia, quindi, è da prima pagina perchè la sporca guerra della munnezza oltre al danno procurato, mette a fuoco la misura della condizione miserevole nella quale è ridotta a vivere la collettività.
Pozzuoli, tra l'altro, è una sorta di Berlino «occupata » dalla spazzatura: confina a nord con Quarto e Licola a sud est con Napoli- Agnano e a est con Bacoli. E proprio da questi Comuni partono le incursioni: rifiuti indiscriminati, ma anche speciali e tossici derivati da attività produttive spesso illegali e sempre pericolosamente inquinanti. La tecnica usata per i raid è quella sperimentata dalla camorra ed emerse proprio in questi giorni dalle dichiarazioni di Domenico Bidognetti del clan dei casalesi che da sempre detiene il monopolio dei traffici di rifiuti tossici dal Nord: i camion arrivano di notte, scaricano e fuggono lasciando solo una scia maleodorante.
Le località più prese di mira sono Licola, Cuma, il Lago Lucrino e, ad Agnano, contrada Pisciarelli. Quest'ultima località, nella quale hanno sede le concessionarie di grandi marche automobilistiche e la redazione di «Canale 21», è diventata, di fatto, un immenso deposito di munnezza e contende a Via Modigliani, la strada principale di Monteruscello che da tempo immemorabile «espone» una striscia ininterrotta di circa trecento metri di rifiuti, il record di punto nero dell'area flegrea. Una vergogna, ma più ancora uno scenario di allarme per la salute: secondo una denuncia, tra l'altro, molti cittadini hanno conati di vomito e le autorità comunali da tempo sollecitano uno screening sanitario per tutta la popolazione esposta a questo gravissimo rischio. I «carichi » illegali sommati a quelli già abnormi del capoluogo che non dispone di un proprio sito di stoccaggio («Ne abbiamo individuato uno a Monteruscello ma le procedure per aprirlo sono lunghe e defatiganti ») e da oltre un mese va avanti con una raccolta a singhiozzo, hanno reso la situazione impossibile da vivere. E hanno autorizzato perfino propositi folli come quello di stivare la munnezza nel sito della ex Sofer dove lo stesso Comune è partner di un progetto turistico di straordinario impatto al quale sta lavorando il grande architetto americano Eisenman che sta ridisegnando la linea di costa dal molo caligoliano a Punta Epitaffio.
«Negli ultimi tempi, sottolinea il Commissario, le cose stavamo andando meglio, ma lo sciopero dei dipendenti dei Cdr e, più ancora, le violazioni del territorio ci hanno fatto precipitare in un baratro. La città, infatti, produce 130 tonnellate di rifiuti al giorno, ma abbiamo accumulato trenta giorni di arretrati e ormai non respiriamo più». Una situazione insostenibile, insomma, e per combatterla con un minimo di efficacia il prefetto Domenico Bagnato ha deciso di costituire il Nucleo operativo ambientale della polizia municipale che da qualche giorno affianca il Servizio di Ecologia urbana. La mission della piccola squadra è fare la lotta agli incursori e far rispettare i confini. La munnezza tua la sversi a casa tua, insomma.
Il reparto motorizzato (composto per ora da quattro vigili urbani con alle spalle una grande esperienza di lotta ai reati ambientali) è diretto dal capitano Luigi Causa e viene coordinato direttamente dal vicequestore Michele Pascarella comandante della Polizia municipale. «Abbiamo già ottenuto qualche risultato importante — dice il capitano Causa — soprattutto da quando svolgiamo attività di prevenzione durante la notte (da mezzanotte alle quattro) e all'alba (dalle quattro alle otto) che sono le ore più favorevoli per i raid». I primi risultati sono incoraggianti e il vicequestore Pascarella lancia un appello e invita i cittadini a non aver paura: «Denunciate gli scarichi abusivi, ascolteremo tutte le segnalazioni perhè questa è una guerra che dobbiamo tentare di vincere». Non resta che aprire gli occhi e sperare.

Powered by PhPeace 2.6.4