RIVEZZI (MEDICI PER L'AMBIENTE REGIONE CAMPANIA):

"Inceneritore, famiglie a rischio"

25 marzo 2009
Fonte: Il Nolano.it

"Riteniamo che la costruzione e la prossima accensione del megaimpianto di incenerimento di Acerra rappresenta un grave atto di irresponsabilità scientifica e sanitaria e un molto discutibile intervento industriale", è quanto afferma all'agenzia Apcom Gaetano Rivezzi, vicepresidente per il Sud-Italia dell'Associazione italiana medici per l'ambiente affiliata all'Isde, che denuncia "le nostre neomamme e i loro figli subiranno un molto probabile danno di salute irreversibile con l'accumulo degli invisibili contaminanti ambientali che si produrranno dall'incenerimento di ogni tipo di materiale, anche di plastiche, gomme,assemblaggio di sostanze chimiche più o meno pericolose che si accumulano nel nostro organismo producendo danni al Dna". "Studi scientifici documentati dimostrano il pericolo che l'incenerimento industriale di questo livello arreca alla salute" prosegue Rivezzi, che sottolinea come "il controllo ambientale è mancato,a volte è stato nascosto oppure sottovalutato in questi anni nonostante i 15mila animali abbattuti nel territorio Acerra-Nola-Caserta,perché avvelenati da diossina nel 2003, il rilievo nelle erbe e nei terreni di furani,pcb e diossine e metalli pesanti come si vede dalle mappe dell' arpac e il riscontro di diossina e Pcb diossino-simili nel latte di 100 donne di Caserta e Napoli". "Le corrette modalità di funzionamento dell'impianto e soprattutto il monitoraggio di salute che si prevede non sono state ben illustrate non consentendo ad esempio alla nostra associazione scientifica di partecipare alla fase di controllo" prosegue il vicepresidente dell'Associazione italiana medici per l'ambiente, concludendo che le "innumerevoli risorse economiche impegnate in questa scellerata gestione,(si tratta di 1,5 miliardi di Euro di soldi pubblici) dovevano essere spesi per il benessere e la Salute dei cittadini della Campania evitandoci l' umiliazione della spazzatura e la patologia ambientale che sta crescendo nella nostra popolazione con un netto aumento di malattie endocrine e tumorali".

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