Due giorni in piazza contro l'inceneritore

25 marzo 2009
Fonte: Il Manifesto

È iniziato il conto alla rovescia, domani Silvio Berlusconi arriverà ad Acerra per inaugurare l'inceneritore che è in costruzione ormai da oltre 5 anni. Un impianto che divide la popolazione in due, da una parte tutti i napoletani che sono convinti di fare la cosa giusta bruciando la spazzatura tal quale e vedono nel termovalorizzatore la sicurezza di non dover finire più in una crisi dei rfiuti, e dall'altro lato tutto il momento dei rifiuti zero, gli acerrani, gli ecologisti che continuano a contestare la scelta di piazzare un ecomostro in un territono già vessato dalle ecomafie e dalle industrie. Non solo. Gli attiviisti contestano la decisione di bruciare la monnezza per compiacere le lobby inceneritoriste che ottengono anche fondi pubblici per un business vantaggioso solo per le imprese e contro la salute pubblica. Cosi si preparano a due giorni di contestazione a partire da questo pomeriggio con il corteo regionale ad Acerra. La manifestazione inizierà alle 16.30 da Piana Duomo, mende domani i contestatori si riuniranno dalle 10 a piazza Castello per attendere l'arrivo del presidente del consiglio che in pompa magna taglierà il nastro di questa "grande opera", affiancato dalle istituzioni locali. Nella notte la città è stata tappezzata di maniifesti: «Le nostre idee, la nostra salute continua a non avere prezzo, oggi come il 29 agosto 2004». Un invito a fare chiarezza: «Quali le garanzie per la nostra salute - scrivono nel manifesto il movimento rifiuti zero - in questo territorio che, secondo uno studio voluto dallo stesso Bertolaso, presenta il più elevato tasso di mortalità per cancro e Malformazioni genetiche? Che fine ha fatto la bonifica? Dove saranno smaltite le ceneri e gli altri scarti dell'impianto?». Tutte domande che attendono ancora risposte e che secondo gli abitanti non sono mai state fornite: «Alla vigilia dell'accensione- dicono - tutte le nostre ragioni sono ancora in piedi».

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