Falso contratto con Vassallo, nuove accuse

In cambio della collaborazione piena, aveva chiesto solo una cosa: il nulla osta della Procura antimafia allo svincolo delle somme in giacenza presso le casse del Comune di Castelvolturno, tre milioni e seicentomila euro dovuti - a suo dire - per il servizio di raccolta dei rifiuti urbani prestato tre anni fa. Da ieri mattina quella somma è sotto sequestro, considerata il frutto della distrazione di fondi erariali attraverso un falso contratto di noleggio dei mezzi compattatori, di proprietà di Gaetano Vassallo (dal primo aprile del 2008 collaboratore di giustizia) impiegati da due società dei fratelli Sergio e Michele Orsi, la Ecoquattro e la Florambiente, per la raccolta dell’immondizia. Il provvedimento di sequestro, richiesto dal pm antimafia Alessandro Milita, fa da appendice alle due nuove ordinanze di custodia cautelare eseguite ieri mattina dalla Guardia di Finanza di Mondragone. Provvedimenti notificati in carcere a Sergio Orsi, detenuto da quasi due mesi e che la scorsa estate, dopo l’omicidio del fratello Michele, aveva sollecitato la liquidazione del credito maturato a Castelvolturno, e a Raffaele Bidognetti, pure detenuto. L’accusa per Orsi è di truffa ai danni dello Stato. Per Bidognetti, invece, di ricettazione continuata di proventi delittuosi e di estorsioni. Secondo le indagini della Dda di Napoli e della Guardia di Finanza, il figlio del boss avrebbe, come capo pro tempore della fazione del clan operante tra Villa Literno, Castelvolturno e Mondragone, incassato mensilmente 10 mila euro, messi a disposizione dalla società Ecoquattro, e parte del denaro riconosciuto dai fratelli Orsi, in base a un preciso accordo, alla organizzazione camorristica. Sono state altresì sequestrate quote sociali e beni aziendali di tre imprese edilizie, tutte rientranti nella disponibilità dei fratelli Orsi, anche se gestite da fiduciari e prestanome.