Forti critiche: allo studio uno statuto per uniformare il sistema

Tutti i poteri alle Province Roma spiazza la Regione

Un commissario per le società di gestione
24 marzo 2009 - Petronilla Carillo
Fonte: Il Mattino

Colpo di acceleratore sulla provincializzazione del sistema di gestione dei rifiuti in Campania. Con un’ordinanza del presidente del Consiglio dei ministri, che dovrebbe essere sottoposta alla firma del premier Silvio Berlusconi proprio in queste ore, la costituzione delle società provinciali viene affidata a un commissario ad acta. La struttura commissariale per l’emergenza rifiuti in Campania scavalca, così, le competenze della Regione e dialoga direttamente con le amministrazioni locali. In questo modo, tra l’altro, lo statuto per la costituzione delle società provinciali, primo passo verso una gestione ordinaria del sistema rifiuti, non dovrà più essere vincolata all’approvazione delle assemblee locali ma verrà gestita direttamente dal commissario. Una figura che potrà coincidere, secondo quanto sarà indicato nell’ordinanza che Berlusconi si appresta a firmare, con quella del presidente della Provincia oppure, su decisione di quest’ultimo, l’incarico potrà essere affidato ad un tecnico. La notizia è arrivata agli enti locali venerdì mattina nel corso di un tavolo di confronto avviato a palazzo Santa Lucia dall’assessore regionale all’Ambiente Walter Ganapini e al quale erano presenti anche i delegati alle Politiche ambientali delle Province di Napoli, Salerno, Caserta e Benevento oltre che il commissario prefettizio di Avellino. All’ordine del giorno la presentazione da parte della Regione di una bozza di statuto da applicare per la costituzione delle società provinciali che dovranno diventare gli unici soggetti responsabili della gestione dei rifiuti. Obiettivo del governo di palazzo Santa Lucia, quello di rendere quanto più uniforme il sistema di gestione dei rifiuti in tutta la regione, pur lasciando alle singole Province la possibilità di adeguare il piano in base alle esigenze territoriali. Una decisione anche dalla forte connotazione politica che arriva a pochi mesi dalle elezioni provinciali. Una decisione che, comunque, non trova d’accordo nessuno. «Per mesi - spiega l’assessore provinciale di Salerno, Angelo Paladino - abbiamo lavorato di concerto con la Regione per stabilire un percorso comune. Il nostro lavoro ora è stato vanificato: in questo modo la struttura commissariale spinge verso una accelerazione dei tempi che crea molto disorientamento. Presto ci sarà un incontro Province-Regione per valutare il da farsi». Del resto anche il piano regionale dei rifiuti potrebbe essere bocciato di qui a breve dalla Corte Costituzionale alla quale il Tar Lazio ha inviato, l’11 marzo scorso, tutta la documentazione relativa alla richiesta di impugnativa presentata dalle cinque Province campane in merito alla decisione di palazzo Santa Lucia di trasferire loro tutte le obbligazioni attive e passive dei Consorzi di bacino. Il Tar Lazio ha difatti sollevato un’eccezione di incostituzionalità della norma chiedendo un parere alla suprema corte. La decisione del governo nazionale di dare un colpo di accelerazione alla costituzione delle società provinciali, dunque, rischia di trascinarsi dietro anche il peso di una sentenza costituzionale che potrebbe cambiare le carte in tavola e far saltare i progetti di normalizzazione della gestione dei rifiuti in Campania.

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