Sodano: Bassolino sapeva che gli impianti erano fatti male

12 marzo 2009 - Titti Beneduce
Fonte: Corriere del Mezzogiorno
Da un suo esposto presero il via le indagini sul ciclo dei rifiuti che sono poi sfociate nel processo Bassolino: l'ex presidente della commissione Ambiente del Senato, Tommaso Sodano, ha deposto ieri nell'aula bunker di Poggioreale. 
«Giulio Facchi — ha detto Sodano — mi aveva segnalato molti punti critici nel ciclo dei rifiuti. Uno dei principali era che gli impianti producevano le cosiddette ecoballe senza che l'inceneritore fosse pronto per bruciarle. Di conseguenza le balle venivano stoccate per tempi lunghissimi: i siti diventavano discariche, ma senza avere le caratteristiche di sicurezza delle discariche. Questi punti critici Facchi li segnalava sempre anche a Bassolino».
Nel capitolato di gara, ha detto poi Sodano, non era previsto lo stoccaggio: «Lo smaltimento delle ecoballe era a carico dell'aggiudicatario, cioè di Fibe, mentre invece lo stoccaggio, introdotto da Bassolino, diventava un onere per lo Stato». Fu il commissariato straordinario di governo, ha inoltre aggiunto l'ex parlamentare, ad accollarsi le spese per allestire i siti e adeguare gli impianti — per esempio quello di Caivano — in seguito alle proteste della popolazione per i miasmi provenienti dalle balle. Un altro punto importante della deposizione dell'ex senatore — che ha fatto parte anche della commissione bicamerale per il ciclo dei rifiuti — ha riguardato il dimensionamento degli impianti per la produzione di combustibile da rifiuti. Nel '98 l'allora ministro dell'Ambiente, Edo Ronchi, aveva chiesto al presidente della Regione, Antonio Rastrelli, che si bruciasse la metà dei rifiuti che giungevano negli impianti dopo che ne fosse stato tolto a monte, grazie alla raccolta differenziata, il 35 per cento. Negli anni successivi, invece, gli impianti, invece, furono dimensionati per bruciare tutti i rifiuti raccolti.
La deposizione di Sodano si è protratta per oltre tre ore ed è stata caratterizzata da battibecchi tra difesa e accusa, rappresentata dai pm Giuseppe Noviello e Paolo Sirleo. Anche alcuni avvocati della difesa hanno rivolto domande all'ex senatore: tra loro Giuseppe Fusco, che assiste Bassolino. Fusco ha chiesto, in particolare, se il governo fosse a conoscenza di quanto avveniva in Campania. L'ex parlamentare ha ricordato che le sue prime interrogazioni risalgono al 2001 e che più volte aveva chiesto al ministro Matteoli di risolvere il contratto, poi risolto nel 2005 con decreto. Fusco ha anche chiesto se Sodano verificava di persona che Bassolino fosse effettivamente informato da Facchi sulle criticità: il teste ha risposto di no. Il controesame è stato rinviato a mercoledì perché, a causa del temporale, nell'aula bunker è mancata la luce.
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