La soluzione consentirà un taglio del 25% dei costi E sul sito di Pero Spaccone Arminio riaccende la miccia

I rifiuti irpini tornano a Pianodardine

Nuovo piano di conferimento per la provincia, riutilizzabile il sito dell’ex Cdr
18 marzo 2009
Fonte: Il Mattino Avellino

Via libera al conferimento presso lo Stir (ex Cdr) di Pianodardine dei rifiuti del Cosmari Av1 mentre si riaccendono i riflettori sul Formicoso, dove una nota del paesologo Arminio scatena polemiche.Da questa mattina stop alla trasferenza presso il sito di Monteforte ed al trasferimento del rifiuto indifferenziato presso la discarica di Savignano. Le 220 tonnellate d’immondizia quotidiana, raccolta nel bacino del Cosmari Av1, saranno trasferite presso l'ex Cdr di Pianodardine dove, da circa otto mesi, numerosi comuni del napoletano conferiscono ogni giorno 500 tonnellate di rifiuti. La disposizione riguarda anche i comuni irpini dei consorzi Na3 e Bn2. «Il trasporto dei quantitativi previsti - evidenzia il capo missione - deve avvenire con cassoni, vasche e piani mobili idonei e perfettamente sigillati. Lo Stir di Pianodardine rimane unico responsabile della corretta gestione delle attività». Soddisfazione viene espressa dal presidente del Cosmari Av1 Caputo che molto si è impegnato a riguardo. «La disposizione - dice - è stata emanata grazie alla fattiva collaborazione tra il consorzio e la missione tecnico operativa». Ma che cosa cambia? Anzitutto, il percorso dei mezzi impegnati nella raccolta dei rifiuti nei comuni del consorzio avellinese che, fino a ieri, arrivavano alla stazione di trasferenza di Monteforte da dove, caricati su compattatori, ripartivano alla volta di Pustarza. Ora l’Asa e le altre società trasferiranno i rifiuti direttamente presso lo Stir, ex Cdr. Una variazione che, nei fatti, rappresenta un notevole risparmio per le casse del consorzio e, dunque, dei comuni. Rispetto ad un costo di gestione di 130 euro per ogni singola tonnellata, infatti, si arriverà a una cifra intorno ai 90 euro. «Si tratta di un provvedimento - aggiunge Caputo - che consentirà all’ente di risparmiare circa 170mila euro mensili. Una cifra considerevole, soprattutto in relazione alle note difficoltà economiche dei comuni consorziati». Nel frattempo, il paesologo Franco Arminio lancia l'allarme sulla possibilità che venga ripreso il percorso per la realizzazione di una discarica alla località ”Pero Spaccone” di Andretta. «La lunga marcia per trasformare il ”vuoto” del Formicoso - evidenzia - sta per concludersi. I calcoli della struttura commissariale sona chiari: fine giugno inizio dei lavori, fine ottobre discarica pronta. Ieri sul Formicoso c'erano ben due squadre di tecnici al lavoro. I parlamentari irpini eletti nel centrodestra spieghino che il Formicoso già garantisce un importante contributo sul fronte delle energie alternative. Non accetteremo di vederci arrivare le ruspe subito dopo le elezioni». Parole che generano un vespaio di polemiche. «In questa fase - evidenzia il sindaco di Bisaccia, Marcello Arminio - tutti si sentono accreditati e tirati in ballo da problemi che, invece, vengono affrontati nel migliore dei modi dagli addetti ai lavori. La gente stia tranquilla: la presenza dei tecnici a Pero Spaccone deriva dalla necessità dell'Arpac di terminare i carotaggi». Immediata anche la replica del Movimento per l'Autonomia. «Invece di accusare il Governo e i parlamentari eletti nel centrodestra - evidenzia Francescantonio Rossi - Franco Arminio dovrebbe fare il ”mea culpa” per essere sostenitore di quel Partito Democratico che ha responsabilità per lo scandalo dei rifiuti campani».

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