Si riaccende il dibattito sulla gestione dei rifiuti alla luce dei nuovi dati divulgati dalla Regione

Differenziata, Sannio a quota 30 per cento

Lo ha dichiarato Ganapini in Senato S. Arcangelo, più controlli in discarica
20 marzo 2009 - Luigi Patierno
Fonte: Il Mattino Benevento

Anche nel Sannio si riaccende il dibattito sulla gestione dei rifiuti, sia alla luce delle ultime iniziative del governo, sia la diffusione dei nuovi dati sulla raccolta differenziata. Nella giornata di ieri sono state rese note le cifre contenute nel Rapporto Rifiuti annuale pubblicato dall’Istituto per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra), secondo le quali in provincia di Benevento la percentuale raggiunta, nel corso del 2007, è stata del 15,9%. Sempre ieri però l’assessore regionale all’Ambiente Walter Ganapini, in un’audizione davanti alla Commissione Ambiente del Senato, ha detto che per Benevento e Avellino la percentuale attuale di differenziata si attesta intorno al 30%: dunque nell’arco di 14/15 mesi è quasi raddoppiata. Anche sul fronte della discarica di Sant’Arcangelo Trimonte si registrano segnali positivi: il comitato civico «Codisam» ha reso noto che presto partirà una serie di analisi e verifiche, finalizzate a tutelare la qualità dell’ambiente e la salute dei cittadini. Il monitoraggio continuo, come richiesto dai cittadini, che saranno informati altrettanto continuamente dei risultati. Per arrivare a questo risultato ci sono voluti 8 mesi di continue diatribe e discussioni, talvolta anche estremamente accese, tra i tecnici del commissariato e lo stesso comitato. «Quando il Comune di S. Arcangelo ha preso in gestione la discarica - si legge in una nota del Codisam - il sindaco Giangregorio è stato indicato come una delle persone che stava contribuendo, in maniera determinante, affinché la crisi dei rifiuti campani andasse verso una decisa risoluzione. Il Comune iniziava un difficile iter tecnico-amministrativo con cui si proponeva di controllare al massimo la struttura. Grazie alla disponibilità del Codisam i cittadini potevano avere notizie e documenti semplicemente collegandosi ad un sito che di lì a breve sarebbe stato bollato come ”militare di interesse strategico nazionale”. E grazie alla presenza di un rappresentante del Codisam all’interno della Commissione Tecnica comunale, la popolazione ha sempre saputo, anche contro la volontà politica di una parte comunale, quello che accadeva in discarica. Dopo una serie di denunce pubbliche, non ultima quella effettuata a Casalbore il 23 febbraio, rappresentata direttamente al prefetto Reppucci, venerdì 13 marzo è entrata in gioco l’Arpac». Ora sulla tipologia delle misure da adottare ci sarà un incontro con la commissione e la Daneco, direttamente negli uffici Arpac, per avanzare eventuali richieste dei cittadini, «tenendo presente che il sito è, sì, militare ma la salute dei cittadini è un diritto costituzionale. Il Codisam - concludono i membri del comitato civico - difenderà il territorio sannita, così come ha sempre fatto, avvalendosi della collaborazione del coordinamento regionale, delle popolazioni interessate e dell’assessore Aceto e senza abbassare la guardia, continueremo a difendere l’ambiente, la salute dei concittadini e la vivibilità sul territorio».

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