Raccolta differenziata: annullato l’appalto dopo il ricorso

23 marzo 2009 - g.p.
Fonte: Il Mattino Benevento

Sant'Agata dei Goti. È stato sospeso e sarà sicuramente annullato stasera dalla commissione il bando di gara per l'affidamento in appalto del servizio di igiene urbana e di raccolta differenziata «porta a porta» per i rifiuti solidi urbani. Della sospensione dell'aggiudicazione è stata data comunicazione all'unica impresa concorrente, quella che gestisce attualmente il servizio e che aveva risposto entro i termini prescritti, venerdì scorso a mezzogiorno. Ha proposto ricorso per l'annullamento, in sede di autotutela, del bando di gara e di tutti gli atti presupposti, il consigliere d'opposizione Gianni De Masi, del gruppo «Indipendenti» evidenziando notevoli e circostanziate causali analiticamente riportate. Tanto al fine di evitare i notevolissimi danni, anche erariali, che potrebbero derivare al Comune per effetto della procedura illegittima. Ha segnalato inoltre l'assoluta illegittimità dell'incarico di consulenza conferito ad un esterno, in quanto il Comune vanta un congruo numero di incaricati di funzioni dirigenziali, che ben avrebbero potuto provvedere alla redazione degli atti della gara de qua, e sicuramente con risultati migliori. Molte le causali riportate nel ricorso. L'importo indicato a base di gara è errato. Quello esatto, da calcolarsi ai sensi dei commi 1 e 5 dell'art. 29 del D.Lgs. 163/2006, è pari ad € 4.091.453,25, oltre IVA. Mancano riferimenti ai costi della sicurezza e ai piani di sicurezza propri dell'impresa. Circa l'approvazione del disciplinare e del capitolato da parte della giunta la circostanza vizia in modo insanabile (vizio di incompetenza) la procedura. La cauzione provvisoria esatta, ex art. 75 del decreto legge 163/2006, va rapportata all'importo esatto dell'appalto. Non è possibile prescrivere il divieto di subappalto. L'ente non può chiedere tre nuove assunzioni perché l'oggetto del contratto è il servizio e non la fornitura di personale e poi perché non può determinare la politica aziendale dell'impresa che ben potrebbe avere nel proprio organico centinaia di dipendenti da impiegare. La commissione di gara non può essere nominata dalla giunta ma dal dirigente competente a bandire la gara. Il calendario è una fantasia assoluta, assolutamente irrispettosa della legge. De Masi, infine, rileva «una vera e propria chicca: l'ente si riserva di escludere dalla gara quelle imprese che dovessero risultare mafiose. E la legge? Vuoi vedere che, non esercitando questa riserva, il Comune potrebbe addirittura ammettere le stesse alla gara? E meno male che è stato assoldato un consulente».

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