Ci sarà una fermata del metrò Scatta la protesta dei lavoratori dei cantieri navali: «Vogliamo essere riassunti per il porto»

Bonifica completata, Vigliena apre il cantiere

A giugno i primi interventi: 300 posti barca pronti entro il 2011. Lavori terminati in quattro anni
13 marzo 2009 - Gerardo Ausiello
Fonte: Il Mattino

Due anni per i primi 300 posti barca, entro il 2013 gli altri 553. La sfida del porto di Vigliena, il primo approdo turistico di Napoli, sono proprio i tempi: un cronoprogramma che punta a recuperare dieci anni spesi in autorizzazioni e pratiche burocratiche per mettere in campo il project financing. Ieri, durante la quarantesima edizione del Nauticsud organizzata dall’imprenditore Lino Ferrara, l’annuncio ufficiale: la bonifica è stata completata, i lavori partiranno a giugno. Alla presentazione, coordinata dal giornalista Sergio Troise, tutti i dettagli del progetto che sarà attuato dalla Porto Fiorito Spa (costituita per il 67,5% da nove società dell’Acen e per il 32,5% da Italia Navigando). L’approdo della zona orientale potrà ospitare imbarcazioni dai 12 agli 80 metri su fondali che variano dai 4 ai 10 metri. Chi acquisterà l’ormeggio, avrà una concessione di 40 anni. Per una barca da 12 metri il costo è di 114mila euro (Iva esclusa), mentre per uno yacht da 30 metri bisognerà spendere oltre mezzo milione di euro. In cambio si potrà anche usufruire dei servizi che sorgeranno attorno all’hub: tra gli altri una beauty farm, un circolo con bar e ristoranti e ancora la sede dello Yacht Club per l’organizzazione di regate, una scuola per sub e vela, oltre a 1.500 posti auto custoditi e ai cantieri per la manutenzione degli scafi. Il tutto in una posizione strategica, a due chilometri dal centro e a otto chilometri dall’aeroporto di Capodichino. «Tra qualche anno - spiegano inoltre il presidente della Porto Fiorito Claudio Fogliano e il vice Renato Marconi - Marina Vigliena avrà al suo interno una fermata della metropolitana con la linea che collegherà la città alla stazione della Tav. Un servizio che consentirà agli utenti di raggiungere Roma in meno di due ore». Per l’assessore regionale ai Trasporti, Ennio Cascetta, «l’opera che ci accingiamo a realizzare in Campania ha già prodotto 5mila posti lavoro, escluso l’indotto. Basta con la sindrome dei rifiuti che vuole la nostra regione sempre perdente». D’accordo il vicesindaco Tino Santangelo: «È solo il primo passo del piano di riqualificazione dell’intera zona orientale. Il prossimo sarà la costruzione della Darsena di Levante». Secondo il presidente della Camera di Commercio Gaetano Cola e quello della Mostra d’Oltremare Raffaele Cercola «occorre ora dar vita ai porti al Molosiglio e a Bagnoli riducendo il più possibile i tempi della burocrazia». Soddisfatto l’ammiraglio Luciano Dassatti, presidente dell’Autorità portuale di Napoli: «Il porto di San Giovanni a Teduccio è una trasfusione di ottimismo, il rilancio di questa città è possibile». Infine il presidente dell’Acen Ambrogio Prezioso: «I ritardi sono anche frutto di norme troppo complesse». La presentazione del nuovo approdo si è conclusa con la protesta inscenata da un gruppo di lavoratori del cantiere navale Partenope: «Siamo stati in cassa integrazione dall’ottobre 2006, adesso siamo in mobilità con 600 euro al mese - hanno raccontato Davide Miccio e Gerardo De Simone - Ci era stato riferito che saremmo stati tutti assorbiti dalle società del porto di Vigliena ma finora solo due colleghi sono stati assunti». «Gli accordi prevedono il progressivo reintegro dei lavoratori, a partire dal prossimo mese di giugno, data dell’inizio degli interventi da parte delle imprese» ha assicurato il vicepresidente della Porto Fiorito, Marconi.

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