Tarsu, fondo da 2,5 milioni per limitare gli aumenti

Imposta cancellata per i più poveri
13 marzo 2009 - lu.ro.
Fonte: Il Mattino Avellino

Un taglio da oltre 10 milioni di euro alla gestione di Asìa e agli stipendi dei manager dell’azienda comunale. E un’altra decisione importante per le migliaia di persone che abitano nelle case popolari, la categoria «A4». Gli alloggi che vanno da Scampia a Ponticelli dove dentro c’è chi guadagna redditi vicini e a volte sotto la soglia di povertà. Per loro un fondo da 2,5 milioni al quale accedere per essere «ristorati totalmente dalla Tarsu». Il fondo fino all’anno scorso era di 150mila euro. L’assessore Riccardo Realfonzo che ha la delega al Bilancio sa bene come stanno le cose. È stato lui a dover firmare un aumento di oltre il 30 per cento della tassa per la raccolta dei rifiuti che vale 61 milioni di euro. Tutti soldi che dovranno tirare fuori i napoletani dalle loro tasche. Asìa però è il principale nodo da sciogliere, e quando si afferma che i costi sono elevatissimi è la verità. Sull’aumento dei costi dello smaltimento l’assessore ha ragione. Gli ultimi dati accertati risalgono al 31 dicembre del 2007. Ebbene in sette anni è triplicato il costo dello smaltimento. Nel 2007 il Comune ha dovuto spendere 54 milioni. Nel 2000 lo stesso servizio costava 18 milioni. L’Asìa nel 2007 complessivamente è costata l’esorbitante cifra di 250 milioni a Palazzo San Giacomo. Dal 2000 al 2007 il Comune ha sborsato per togliere i rifiuti dalle strade, quindi non calcolando la gestione dell’azienda, 291,5 milioni di euro. Per far quadrare i conti del Comune non basta agire solo su Asìa. E stato deciso il taglio dei benefit per gli amministratori. I gettoni di presenza nei cda delle partecipate costano 1,6 milioni all’anno è prevista una sforbiciata del 30 per cento. E ancora: le auto blu sono 36 e costano 1,1 milioni di euro all’anno, ne saranno tagliate 20, ne resteranno 16 che saranno utilizzate a rotazione dagli assessori. Il sindaco e la giunta hanno anche pensato di tagliarsi lo stipendio, ma non è stato possibile perché ai loro emolumenti sono collegati quelli dei consiglieri comunali, una riduzione avrebbe ridotto lo stipendio degli eletti dal popolo a meno di 800 euro al mese. Tra i tagli dovrebbe spiccare quello ai dirigenti e ai dipendenti comunali. Ai quali il salario accessorio sarà erogato solo se centreranno realmente degli obiettivi prefissati dall’amministrazione.

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