Guerriglia e feriti a Savignano Irpino I manifestanti: «Attaccati a tradimento»

NAPOLI — Un'altra giornata di ordinaria protesta per contrastare l'ennesimo tentativo dei tecnici dell'Arpac di avviare i carotaggi e le analisi nell'area di contrada Pustarza, a Savignano Irpino, dove sarà allestita la discarica provinciale. E una nuova giornata che si chiude presentando il conto in rosso, tra la dozzina di contusi refertati all'ospedale di Ariano in mattinata, i nuovi tafferugli scoppiati in serata, quando una ventina di mezzi delle forze dell'ordine stavano imboccando l'autostrada a Grottaminarda, e i blocchi stradali e ferroviari che hanno finito per paralizzare fino al tardo pomeriggio la tratta di collegamento Caserta-Foggia.
Sette manifestanti, tra cui un giornalista dell'emittente canale 58 e cinque uomini delle forze dell'ordine sono rimasti feriti nel corso degli scontri avvenuti ieri mattina; una persona è stata trattenuta presso la sede del locale commissariato di polizia per poi essere rilasciata: l'uomo fermato è stato denunciato per oltraggio, resistenza a pubblico ufficiale e violenza.
Inoltre, il blocco alla stazione di Savignano-Greci, con una rappresentanza anche dei sindaci di Ariano, Savignano, Monteaguto, Greci, Panni e Monteleone di Puglia (questi ultimi due del versante foggiano) è stato allentato soltanto intorno alle 19, quando i manifestanti sono riusciti ad ottenere un incontro con il prefetto di Avellino. «Quanto è accaduto con la carica degli agenti — ha sostenuto il sindaco di Savignano, Oreste Ciasullo — è di una gravità assoluta. Siamo stati attaccati senza ricevere alcuno avvertimento. La Provincia di Avellino ha da tempo indicato siti alternativi, non si comprende per quale motivo non si debba aver fiducia nella collaborazione dei territori. Si vogliono occupare militarmente venti ettari di fondi coltivati a grano, vale a dire l'unica forma di sostentamento economico dei nostri contadini, che, per questo, non hanno alcuna intenzione di vendere i loro terreni». Circola addirittura la voce secondo la quale i decreti di esproprio non sarebbero stati notificati a tutti i circa 130 proprietari dei terreni di contrada Pustarza. Inoltre, i manifestanti sono convinti che l'Arianese sarebbe stato politicamente penalizzato a vantaggio di altre zone, «meglio tutelate — hanno tenuto a precisare — da Ciriaco De Mita». E De Mita, assieme a Bassolino, è tra i principali bersagli della protesta. «Savignano Irpino — ha spiegato il sindaco di Ariano, Mimmo Gambacorta — è stata inserita nella legge del luglio scorso perché era stato individuato il sito di contrada Ischia, a un chilometro da Difesa grande, poi ritenuto inidoneo a causa di una frana. Ma la Provincia aveva suggerito anche altre aree, come quella di Formicoso, nella zona di Andretta, e Sant'Angelo dei Lombardi». Ma proprio il Formicoso è stato oggetto di una polemica a distanza tra i primi cittadini di Ariano e Vallata, quest'ultimo vicino alla zona alternativa suggerita: «Quando Catenacci indicò con propria ordinanza il sito del Formicoso — ha replicato Gambacorta — lo valutò come ‘‘inopportuno socialmente'', difendendo quel territorio e indicando altri cinque siti per la discarica, il primo dei quali era Ischia di Savignano Irpino. Questi sono i fatti e il sindaco Casarella non può far finta di dimenticarseli. Fa bene a raccogliere firme per la candidatura di De Mita, poiché da queste parti firme non ce ne saranno..».
Ieri, infine, due bottiglie incendiarie sono state rinvenute a Marigliano nel sito di stoccaggio scelto dal Commissariato straordinario per i rifiuti. La polizia ha trovato in via Bosco, nascoste in una busta di plastica tra le sterpaglie, le due molotov piene di benzina e chiodi. In mattinata, invece, due vigili del fuoco erano rimasti feriti da un'esplosione mentre operavano nello spegnimento di un rogo di rifiuti a Melito. Pare che sotto il cumulo di immondizia ci fossero delle bombole da campeggio.