Sulla giunta pioggia di critiche Fi: Tremonti mandi gli ispettori Nella manovra di bilancio tagli a gettoni di presenza e auto blu

Aumenti Tarsu, Bertolaso attacca il Comune

«Decisione di Prodi, con questo governo emergenza superata». Servono 61 milioni, i ricchi pagheranno di più
12 marzo 2009 - Luigi Roano
Fonte: Il Mattino

L’aumento della Tarsu deciso dalla giunta nella misura del 30-35 per cento costerà ai napoletani la bellezza di 61 milioni di euro. Ecco come stanno le cose: il costo dello smaltimento dei rifiuti è di 170 milioni, la Tarsu attuale copre fino a 109 milioni, di qui l’aumento per arrivare a coprire l’intero importo. La sostanza è che la stangata è così grande che nemmeno il più pessimista fra gli analisti l’avrebbe immaginata di simili proporzioni. Ieri c’è stata una giunta informale di oltre tre ore per decidere la manovra di bilancio anche al di là della Tarsu, e sono venuti fuori tagli ai benefit degli amministratori, a parziale ristoro - questo il ragionamento - dell’immagine degli assessori e del sindaco Rosa Russo Iervolino che vogliono così dimostrare come anche loro faranno sacrifici al pari dei cittadini. Contestualmente è arrivata la stoccata dal sottosegretariato all’emergenza rifiuti retto da Guido Bertolaso allo stesso Comune che ha accusato il governo della stangata. «In merito all’aumento - si legge in una nota dell’ufficio stampa del sottosegretariato - stupisce apprendere che ne viene imputata la responsabilità all’attuale governo, artefice dell’ormai prossimo e definitivo superamento dell’emergenza rifiuti e non al governo precedente che aveva effettivamente approvato la norma in base alla quale, da una percentuale iniziale del 70%, i Comuni sono tenuti a coprire per intero le spese per la gestione e lo smaltimento dei rifiuti». Dal chiarimento tecnico all’affondo politico: «È altrettanto singolare - conclude la nota - dover rilevare la pretesa che, nonostante la fine imminente dell’emergenza, ciò che vale per tutti i Comuni d’Italia debba ancora una volta non essere valido per il Comune di Napoli». L’assessore competente Riccardo Realfonzo sta cercando di mettere in piedi un meccanismo per salvaguardare dall’aumento le fasce più deboli con una specie di redditometro e far pagare di più a chi è più ricco. E soprattutto sta verificando se sarà concreta la possibilità di un rimborso di 15 euro per chi effettua correttamente la differenziata. Certo è un diluvio di critiche quello che si è abbattuto sulla giunta: Emilio Montemarano, Franco Verde e Fabio Benincasa del Pd chiedono «che a fronte dell’aumento ci sia un servizio migliore». Fulvio Martusciello, consigliere regionale di Forza Italia, annuncia una campagna che è tutto un programma: «Loro sporcano e noi paghiamo» lo slogan. Salvatore Varriale, consigliere comunale di Forza Italia, chiede al «ministro Tremonti l’invio degli ispettori in Comune». In An si parla di «beffa» e Andrea Santoro incalza: «Aumentano la Tarsu perché c’è molta gente che non paga e non sanno stanarla». Passiamo al taglio dei benefit per far quadrare il bilancio e salvare la faccia della giunta. I gettoni di presenza nei cda delle partecipate costano 1,6 milioni all’anno è prevista una sforbiciata del 30 per cento. E ancora: le auto blu sono 36 e costano 1,1 milioni di euro all’anno, ne saranno tagliate 20, ne resteranno 16 che saranno utilizzate a rotazione dagli assessori. Il sindaco e la giunta hanno anche pensato di tagliarsi lo stipendio, ma non è stato possibile perché ai loro emolumenti sono collegati quelli dei consiglieri comunali, una riduzione avrebbe ridotto lo stipendio degli eletti dal popolo a meno di 800 euro al mese. Tra i tagli dovrebbe spiccare quello ai dirigenti e ai dipendenti comunali. Ai quali il salario accessorio sarà erogato solo se centreranno realmente degli obiettivi prefissati dall’amministrazione. La meritocrazia non piace però ai comunali, così ieri Cgil, Cisl e Uil hanno occupato la stanza dell’assessore al personale Enrica Amaturo.

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