IL PIANO PER I RIFIUTI

Sito compostaggio, appaltati i lavori

10 marzo 2009
Fonte: Il Mattino Salerno

Il Comune di Salerno ha assegnato l’appalto per l’impianto di compostaggio, complesso industriale per il trattamento della frazione organica derivante dalla raccolta differenziata. In ballo c’erano due offerte. Ha prevalso l’associazione temporanea d’impresa capeggiata dalla milanese Daneco, con Ros Roca (azienda spagnola) ed Rcm Sarno. La cordata vincitrice ha proposto un ribasso appena superiore all’8% sulla base d’asta. A Palazzo di città, la conclusione della procedura è stata accolta con evidente soddisfazione, per motivi diversi. Dal punto di vista amministrativo, i dirigenti segnalano la rapidità dei tempi per l’assegnazione dell’appalto. Le candidature sono state presentate a metà gennaio, quindi l’iter della gara ha impegnato due mesi: una commissione ha esaminato le due proposte anche con sedute aperte al pubblico. Adesso, espletate le necessarie verifiche burocratiche, la prima pietra potrebbe essere posata nel giro di due o tre settimane. Per i lavori, l’Ati prevede un tempo massimo di 360 giorni (il bando di gara ne chiedeva massimo 480). Se tutto continuerà a filare liscio, dunque, entro la prossima primavera la struttura potrà dirsi completata. Dal punto di vista ambientale, l’assessore Gerardo Calabrese celebra «un impianto che costituisce un elemento fondamentale nel ciclo di gestione dei rifiuti. Una struttura fondamentale anche perché produrrà sia il tradizionale compost sia energia elettrica». I tecnici assicurano che la struttura non provocherà cattivi odori nell’aria: i processi avverranno al chiuso e i miasmi saranno utilizzati appunto per il recupero energetico. Inoltre, lo stabilimento sarà predisposto per l’installazione di pannelli fotovoltaici, così da realizzare un vero polo energetico. Fra gli altri aspetti positivi, il Comune segnala le prospettive dell’autosufficienza nell’impiantistica per il ciclo dei rifiuti. L’impianto sorgerà in zona industriale, vicino al depuratore. L’Ati lo costruirà - grazie ai finanziamenti regionali - e lo gestirà per due anni; poi il compito passerà al Comune, che potrà contare sul personale appositamente formato sul campo. Il digestore anaerobico - ecco il nome tecnico preciso del nuovo insediamento - potrà trattare scarti umidi provenienti da Salerno e da altri centri della provincia. I comuni ne trarranno notevole vantaggio, perché - nelle attese - potranno abbattere notevolmente i costi di smaltimento della frazione organica. Adesso il materiale dev’essere portato fuori regione - Puglia, Veneto, Sicilia, Abruzzo eccetera - e con tariffe maggiorate per il solo fatto che arriva dalla Campania. Adesso, però, nella regione si comincia a costruire una serie di impianti destinati a portare la Campania fuori dall’emergenza che la attanaglia da anni. Il cantiere per un altro impianto di compostaggio è stato inaugurato anche a Eboli.

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