«Isochimica, non c’è amianto nell’aria»

La conferma arriva dell’Università di Napoli che ha monitorato la zona con cinque centraline
7 marzo 2009 - Cinzia Puopolo
Fonte: Il Mattino Avellino

Non c'è traccia di amianto nell'aria che circonda lo stabilimento dell'ex Isochimica. La conferma arriva dalle analisi effettuate dall'Università di Napoli con un campionamento realizzato attraverso cinque centraline. Il monitoraggio sarà consegnato la prossima settimana al dipartimento di Salute Pubblica dell'Asl che darà il via libera alla bonifica. «Contiamo di aprire il cantiere nel giro di due settimane», assicura il direttore dei lavori, Francesco Barbieri. Nel frattempo, sono state predisposte tutte le attività preliminari alle operazioni di bonifica, a cominciare dal monitoraggio della qualità dell'aria. «Sono stati installati cinque rilevatori - spiega Barbieri - uno all'interno del capannone, quattro all'esterno. Si tratta di estrattori fissi che assorbono aria che, successivamente, viene analizzata nei laboratori dell'Università». A rallentare l'apertura del cantiere dell'ex Isochimica è stato il maltempo. «La pioggia incessante ci ha costretti a rinviare più di una volta le analisi - spiega Francesco Barbieri - i campionamenti, infatti, potevano essere effettuati solo dopo almeno tre giorni consecutivi di bel tempo. Appena ci è stato possibile montare l'apparecchiatura è stato avviato il monitoraggio il cui risultato sarà trasmesso all'Asl e, di conseguenza, divulgato alla popolazione». Il cantiere per la bonifica dell'ex Isochimica è, dunque, pronto a partire. La prima tappa sarà la pulizia esterna dell'area con la rimozione dei detriti e del materiale inerte accumulato negli anni. Poi, si passerà alla realizzazione delle barriere tubolari alte nove metri per confinare l'area d'intervento e alla rimozione dei 130 cubi di amianto che si trovano all'esterno dello stabilimento. Saranno portate via da Pianodardine le prime 2000 tonnellate di amianto, quello inertizzato all'interno dei blocchi di cemento. Successivamente, si passerà al capannone. «Lo stabilimento sarà completamente isolato - assicura Barbieri - adotteremo una tecnica che permetterà di sigillarlo e isolarlo dall'esterno. L'amianto sarà rimosso in condizioni di totale depressione, senza fuoriuscita di aria. All'esterno saranno montati almeno sei estrattori che, giorno e notte, monitoreranno la qualità dell'aria. La fase della rimozione dell'amianto durerà una quarantina di giorni e avverrà in condizioni di massima sicurezza tant'è che non ci sarà nemmeno bisogno della collaborazione dei residenti nella zona che non saranno tenuti ad osservare nessuna prescrizione».

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