Iervolino: «La colmata deve essere rimossa Se non cambia l'accordo»

8 marzo 2009 - Carlo Franco
Fonte: Corriere del Mezzogiorno
Il sindaco ha scelto l'inaugurazione del Nauticsud per riproporre l'eterno problema della colmata di Bagnoli. Il Governatore Bassolino, invece, dal suo studio ha annunciato che la giunta regionale, su proposta dell'assessore Cozzolino, ha stanziato 22,5 milioni suddivisi in tre annualità per gli «studios » cinematografici. 
Si chiude una partita che aveva scatenato forti polemiche e Bassolino dichiara che «è stato fatto un altro significativo passo in avanti per consolidare l'industria culturale della Campania». Cozzolino, invece, mette in rilievo le opportunità di lavoro che gli «studios » apriranno soprattutto per i giovani e per le imprese cinematografiche e audiovisive. Ma ora torniamo alla colmata. Tra chi la vorrebbe rimossa e trasferita alla darsena di Levante e chi la sogna messa in sicurezza e trasformata, magari, in piazza per il Forum delle culture, Rosetta, per non sbagliare, si è dichiarata disponibile per entrambe le soluzioni. E' un sindaco per tutte le colmate, allora? No, anche se la prima affermazione ha lasciato tutti perplessi: «Il mio punto di riferimento - ha detto - è il piano regolatore che prevede la rimozione ella colmata disposta dal ministero dell'Ambiente che deve definire tempi e finanziamenti. E da qui non mi sposto». Fin qui la Rosetta ossequiosa delle regole, ma immediatamente dopo il sindaco, consapevole del fatto che la prima soluzione finora non ha portato da nessuna parte - il Ministero ondeggia come una vela al vento e soprattutto non possiede i soldi per disinnescare la bomba ecologica - aggiunge: «Naturalmente se si trovasse un accordo per lasciarla lì dopo aver raggiunto una intesa con il Governo e le istituzioni locali ci adatteremo. L'unica condizione che pongo è che una eventuale nuova intesa deve passare per il consenso della Sala dei Baroni». Ennio Cascetta che sedeva accanto a lei fa cenni di assenso perchè l'opinione del sindaco non esclude che si possa, anzi che si debba, intervenire sul piano regolatore riducendo il Parco urbano e, soprattutto, avviando i cantieri del nuovo piano di viabilità e del primo lotto del parco urbano e poi dando via libera agli investimenti privati per le residenze e il commercio. Fare presto, insomma, e spegnere le polemiche che, invece, sono riprese dopo la sortita di Rocco Papa - «o si esce dall'immobilismo o me ne vado» - che la Iervolino non ha gradito.
E' stata la giornata degli annunci. Il sindaco striglia le Soprintendenze: «Devono decidere, il palleggiamento delle responsabilità tra le amministrazioni comunali e quelle statali deve finire». Il riferimento è ai vincoli paesaggistici, ma anche alla querelle dei gazebo che danno via libera all'eccesso di decisionismo del comandante dei vigili. L'altro annuncio, il più singolare, è venuto dall'assessore Cascetta: «A partire da questa estate la Regione invierà suoi ispettori che vigileranno sul rispetto delle leggi». E' tempo di ronde, insomma, ma queste a mare si annunciano più utili e al di sopra di ogni sospetto rispetto a quelle a terra. Cascetta ha anche fatto il punto sui nuovi posti barca che saranno disponibili per l'estate a Piano di Sorrento, Scario, Sapri, Camerota e Sant'Angelo e per il lancio definitivo di Marina di Stabia. «In cinque anni - ha detto l'assessore - abbiamo il 33% di posti barca in più: è un record».
Ed ora parliamo brevemente di barche. Sul salone torneremo, ma è giusto sottolineare alcune affermazioni del patron Lino Ferrara. «Siamo in piena recessione, ma questa rassegna con 700 marche e 1600 barche rafforzerà l'esigenza di attrezzare una nuova portualità turistica lungo la costa da Bagnoli al Molosiglio. Il modello di riferimento è il salone a mare: sostituendo le palafitte di legno con pontili galleggianti abbiamo dimostrato che basta poco per fare un grande porto a Mergellina e per cambiare il futuro turistico di Napoli». Cascetta e Iervolino promettono: «Abbiamo perduto troppo tempo, questo sarà l'anno di Mergellina».
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