L’invaso ha una capienza di 400mila tonnellate Sarà attivo entro 5 mesi dalla firma del contratto

Terzigno verso l’apertura l’Asìa gestirà la discarica

A giorni l’assegnazione dell’appalto, l’azienda in consorzio con Ecodeco. Operazione da 25 milioni
4 marzo 2009 - Daniela De Crescenzo
Fonte: Il Mattino

È quasi fatta. Sarà l’Asia a gestire la discarica di Terzigno. Nei prossimi giorni il sottosegretario Guido Bertolaso assegnerà l’appalto con l’affidamento diretto a un consorzio a responsabilità divisa, come si dice in termini tecnici, formato dalla Ecodeco (una società controllata della A2A) e dall’Asia. La prima impresa ha realizzato il progetto e provvederà alla costruzione della discarica. La partecipata del Comune di Napoli, invece, gestirà per tre anni il sito. L’ Asia ha già acquisito le autorizzazioni per la gestione della discarica che finora non aveva. Il consorzio ha presentato un ribasso del 30 per cento sull’importo a base d’asta e quindi l’intera operazione costerà 25 milioni di euro. I Comuni pagheranno alla struttura di Bertolaso il servizio e i soldi saranno poi girati all’Asia. La cava della Sari in località Pozzelle potrà ospitare 400mila tonnellate di spazzatura ed entro cinque mesi dalla firma del contratto dovrebbe essere possibile depositare i primi sacchetti. Quando sarà realizzato anche l’inceneritore di Napoli, che sorgerà nella zona est, all’interno dell’area del depuratore, la città dovrebbe essere in grado di gestire in proprio l’intero ciclo dei rifiuti, dalla raccolta all’incenerimento. L’energia ricavata dovrebbe alimentare il depuratore. Il percorso è già stato tracciato, ma viste le precedenti esperienze, in questi casi il condizionale è d’obbligo. E dovrebbe, così, essere scritta anche la parola fine alla lunga e travagliata vicenda dell’affidamento della discarica di Terzigno, che si trascina da mesi. A novembre il bando di gara al quale hanno risposto un la «Società Pescatore srl», l’ati «Selea Spa» associata con «Newgroupedil Appalti generali», la «Emit Ercole Marelli», la «Icom Milano», la «Ibi Idrobiompianti». Una volta arrivate le offerte, però, la struttura del sottosegretario, dopo aver chiesto le dovute informazioni alla prefettura, ha deciso di bloccare la gara perché, come ha più volte spiegato il capomissione Nicola Dell’Acqua, nessuna delle ditte partecipanti aveva «i requisiti necessari». Responso che non convince la Pescatore che dopo aver avviato i lavori a Chiaiano si era già vista revocare l’appalto. La ditta perciò presenta un nuovo ricorso al Tar dopo quello avviato per l’esclusione da Chiaiano. Ma la struttura del sottosegretario decide di tenere duro e di avviare una trattativa privata con alcune società del nord. Una si è presto chiamata fuori. È restata la Ecodeco che ha costituito un consorzio con l’Asia. A questo punto è l’unica società in gara e quindi non ci dovrebbero essere dubbi sull’affidamento.

Note: A novembre il bando di gara per l’affidamento in gestione della discarica di Terzigno. Partecipano cinque società: Pescatore srl, ati Selea spa-Newgroupedil, Emit Ercole Marelli, Icom Milano, Ibi Idrobioimpianti
Ricevute le offerte, il sottosegretariato ai rifiuti retto da Guido Bertolaso decide di bloccare la gara perché nessuna delle ditte partecipanti ha i requisiti necessari per garantire il servizio richiesto
Una delle ditte escluse, la Pescatore (che già si è vista revocare l’appalto per Chiaiano), presenta ricorso al Tar. Nel frattempo Bertolaso va avanti e avvia una trattativa privata con alcune società del nord
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