Accordo sui canoni pace con la Saba
Via libera dal Comune di Caserta al versamento dei canoni arretrati spettanti alla Ecologia Saba (la società che dallo scorso autunno gestisce in città il ciclo integrato dei rifiuti). Ieri mattina il mandato di pagamento alle banche per la quota di dicembre mentre bisognerà attendere ancora qualche giorno per ripianare le passività maturate a gennaio. Poco più di due milioni di euro, questo l’importo complessivo da erogare alla Saba, sul quale tuttavia sarà operata una decurtazione del quattordici per cento per ogni canone, una sorta di cauzione che d’ora in poi sarà trattenuta ogni mese dall’amministrazione comunale in attesa dell’udienza di merito del Tar Campania. Se infatti il prossimo 22 aprile il Tribunale amministrativo regionale si pronuncerà contro la Saba (confermando di fatto il provvedimento di interdittiva antimafia emanato cinque settimane fa dalla prefettura di Napoli) il Comune sarà costretto a revocare l’appalto quinquennale con la società di Ercolano, in caso contrario (nel caso cioè in cui il Tar sospenda l’efficacia del provvedimento) l’ente comunale restituirà anche la percentuale trattenuta in questi mesi oltre a dover fare i conti con una eventuale richiesta di risarcimento danni che la società potrebbe rivendicare. L’accordo, raggiunto ieri mattina dalle parti, segue in linea di massima le indicazioni che erano già pervenute qualche giorno prima dall’Avvocatura dello Stato alla quale il Comune aveva richiesto un parere legale attraverso l’intermediazione della prefettura di Caserta. Un’intesa, quella tra Saba e Comune, che ha spinto l’amministratore unico della società, Beniamino Sabbatino, a sbloccare il pagamento degli stipendi arretrati (la Saba ha infatti già accreditato nella giornata di ieri le paghe destinate ai 175 lavoratori sul filo di lana da tre settimane) e scongiurato dunque il rischio di un nuovo sciopero già proclamato dai sindacati per il prossimo 9 marzo. E intanto sta lentamente tornando alla normalità la situazione rifiuti in città. Ripresa la raccolta domenica sera, dopo il tradizionale riposo settimanale del sabato, gli operai della Saba hanno ripristinato il sistema «porta a porta» e avviato il regolare trasferimento dei sacchetti nei vari siti di smaltimento che ospitano le diverse tipologie di rifiuto. Azzerati i cumuli più voluminosi e svuotati quasi tutti i carrellati condominiali ancora stracolmi (basti pensare che la popolazione casertana produce quasi 130 tonnellate di rifiuti al giorno) gli operatori hanno dovuto fare i conti nella giornata di ieri con le lamentele di quanti vivono nei vicoli e nelle stradine (spesso a fondo cieco) che intersecano le vie principali, perché spesso - a detta dei residenti - escluse dal circuito della raccolta. Un problema che l’ufficio Ecologia del Comune ha garantito verrà affrontato nel più breve tempo possibile. E intanto la Saba, dopo il calo registrato nelle ultime due settimane di febbraio a causa della nota vicenda giudiziaria, mira a recuperare quel cinquanta per cento circa di differenziata raggiunto nella prima decade del mese scorso. Un risultato che ha consentito al Comune di Caserta di ottenere dalla Regione un premio del valore di un milione di euro per il miglior progetto presentato in Campania in materia di raccolta differenziata.