L’assessore provinciale dopo la visita a impianti di altre regioni conferma: solo il 5% finirà in discarica

«Rifiuti, smaltimento a freddo»

Aceto: utlizzeremo tecnologie compatibili con il nostro territorio
2 marzo 2009
Fonte: Il Mattino Benevento

Concluso il monitoraggio avviato dalla Regione Campania, e al quale ha preso parte l’assessore all’Ambiente della Provincia Gianluca Aceto, attraverso alcuni impianti di trattamento rifiuti dell’Emilia Romagna, Veneto, Lombardia, Piemonte e Toscana. L’assessore provinciale Aceto ha presentato una sua prima nota in riferimento all’esperienza appena conclusa. «In Campania - afferma - si producono troppi rifiuti: e questa non è una affermazione banale, ma l’amara constatazione dell’eccessivo ed ingiustificato peso soprattutto degli imballaggi, ma anche degli scarti dei prodotti. A questa prma considerazione aggiungo che, quindici anni di commissariamento per la gestione dei rifiuti in Campania, hanno creato un rapporto molto difficile tra cittadini ed istituzioni, soprattutto per la perdita di credibilità di queste ultime rispetto ai proclamati obiettivi prefissati e i deludenti, se non catastrofici, risultati concretamente raggiunti. Il ritardo tecnologico ed industriale della Campania rispetto alle altre aree del Paese è enorme. In venti anni, tutti i processi tecnologici ed industriali delle altre regioni sono stati aggiornati e migliorati. Altrove esistono, sì, le discariche, ma le stesse sono concepite e gestite in modo tale da fruttare in energia alternative il materiale depositato, consegnando vantaggi reali ed economici per tutti i cittadini. Ovviamente, tutte le tecnologie monitorate sono tutte utili a patto che, però, esse siano a valle di un processo di autentica di raccolta differenziata spinta dei rifiuti. Anche per quanto riguarda il tipo di impianti che vengono spesso proposti per il territorio sannita (per esempio l’impianto di biomasse di San Salvatore Telesino) per il recupero energetico dei rifiuti (Cdr di qualità) sono di vecchia concezione: altrove si parla di trattamento alternativo all’incenerimento mediante forni a griglia». Secondo Aceto, bisogna capire quali siano le tecnologie e gli impianti più adatti alle aree interne e quindi procedere a tappe forzate. «Occorre dare vita - prosegue Aceto - ad una struttura specifica in tema di rifiuti insieme alla Camera di Commercio di Benevento in sintonia con l’assessorato regionale all’ambiente. Gli obiettivi della Provincia di Benevento sono quelli indicati dalle direttive iniziali: produzione di raccolta differenziata a monte con il riciclo ed il recupero spinto. La media di smaltimento in discarica dell’UE è del 3-5% sul totale: ed è a questo obiettivo che anche la Provincia di Benevento intende puntare con tecnologie a freddo secondo la linea strategica formalizzata nello scorso luglio. Essa inoltre sarà la parte centrale del Piano Rifiuti della Provincia sannita». Infine l’assessore chiede un tavolo con il Commissariato e la Regione per le discariche chiuse (Montesarchio, San Bartolomeo) e per quelle in coltivazione (Sant’Arcangelo Trimonte), nonché per la riduzione ed il trattamento delle cosiddette ecoballe di Casalduni e Fragneto Monforte.

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