Differenziata flop, una valanga di risarcimenti

Consorzi e Comuni non hanno raggiunto gli obiettivi Il caso Asìa: danno di immagine, chiesti 5,5 milioni
1 marzo 2009 - ad. pa.
Fonte: Il Mattino

Sprechi, danni ingenti e spese folli in 14 anni di emergenza rifiuti. Ma «non è possibile dimensionare la constatazione dell’ingentissimo flusso di denaro andato disperso - fa notare la Corte dei Conti - a causa degli innumerevoli rivoli in cui tale flusso si è andato concretizzando». Non è una resa quella dei giudici contabili che, anzi, chiedono agli enti pubblici di segnalare i danni alle finanze pubbliche. Nel corso dell’ultimo anno, però, sono numerosi gli sprechi accertati oltre che i danni per la mancata raccolta differenziata. A cominciare dal giudizio riguardante l’Asìa per cui, per ora, è stato quantificato un danno di 5,5 milioni di euro per non aver fatto decollare la differenziata in città. Citazione per gli stessi motivi anche per comuni e consorzi. E, infatti, altra citazione «record», sempre per gli stessi motivi, è per il comune di Giugliano «per un danno patrimoniale di 7,4 milioni». Ma sotto la lente d’ingrandimento ci sono anche i disciolti consorzi di bacino di Napoli e Caserta. E, quindi, quello di Napoli 2 chiamato a rendere conto sia per il mancato raggiungimento della raccolta differenziata dal 2003 al 2007 «per un complessivo danno, patrimoniale e d’immagine, di circa 2,3 milioni con riserva ulteriore di altri 7», sia per il mancato utilizzo del personale per un ulteriore danno di 3,7 milioni. Altri 5 milioni, ancora, è la richiesta fatta al Napoli 5, sempre per il mancato raggiungimento degli obiettivi. Ma sono in corso numerose istruttorie per la gestione dei rifiuti nel periodo dell’emergenza. E, per il 2008, sono state depositate citazioni per 25 milioni di euro e notificati inviti a dedurre per circa 32 milioni. Tra cui i 34 mila euro contestati all’ex subcommissario per i rifiuti Giulio Facchi per ingiustificati rimborsi spese.

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