Ecoballe, ecco la mappa dello scempio

Bertolaso al Parlamento: sono oltre 4 milioni Giugliano e Villa Literno le aree più martoriate
28 febbraio 2009 - ger.aus.
Fonte: Il Mattino

Una vera e propria bomba ecologica. Lo sono i quasi sei milioni di tonnellate di ecoballe sparse in giro per la Campania e in attesa di essere smaltite. Ma dove si trovano questi famigerati prodotti dell’emergenza rifiuti che per anni ha attanagliato la regione? Il sottosegretario Guido Bertolaso, con l’aiuto dei suoi uffici, ne ha tracciato una mappa aggiornata, contenuta nella relazione inviata al Parlamento (in cui si parla di «presunte» balle proprio perché è assai complesso delineare un quadro chiaro della situazione): a ospitarne un numero record sono soprattutto le località di Taverna del Re a Giugliano e Lo Spesso a Villa Literno (un milione e mezzo di balle ciascuna). Seguono l’area Asi a Caivano (304mila) e l’area dell’Aversana, sempre a Giugliano (189mila). Ma, dal 2001 a oggi, tanti depositi sono sorti da una parte all’altra della Campania: nel Casertano si trovano a Marcianise, Santa Maria La Fossa, Capua e San Tammaro; in provincia di Napoli - oltre al mega-serbatoio di Giugliano - si contano Terzigno, Caivano, Acerra e Marigliano. Veniamo, poi, al Salernitano dove sono stati allestiti i siti di Nocera Inferiore, Eboli, Battipaglia e Persano. Infine l’Avellinese con Pianodardine e Flumeri e il Beneventano con Casalduni e Fragneto Monforte. Il tutto per un totale di oltre 4 milioni di pezzi. Il problema è dove portarli o come eliminarli. Secondo i calcoli del commissariato straordinario il termovalorizzatore di Acerra, una volta a regime, potrà smaltire 219mila tonnellate all’anno. Considerando gli altri tre inceneritori (una volta che entreranno in funzione), il totale annuo di balle raggiunge le 900mila tonnellate. Per portare a termine l’operazione, dunque, occorreranno almeno dieci anni, salvo imprevisti. Ecco perché il sottosegretario Bertolaso e gli esperti del settore si stanno interrogando sul da farsi cercando di trovare una soluzione alternativa. Sono in corso contatti con le più importanti imprese del settore, anche a livello internazionale, per verificare l’applicazione di nuove tecnologie. Non si esclude, in futuro, neppure un possibile trasferimento delle balle in altri paesi europei o addirittura al di là dell’Atlantico, in America.

Powered by PhPeace 2.6.4