SI RISCHIA LO STOP DELL’ATTIVITÀ DI RACCOLTA DEI RIFIUTI

«Cosmari, è ora di recuperare i crediti»

Il neo-presidente Caputo: decreti ingiuntivi ai comuni di Atripalda e Solofra
28 febbraio 2009 - Michele De Leo
Fonte: Il Mattino Avellino

Non solo le emergenze ambientali mettono in ginocchio enti e aziende impegnate nel comparto rifiuti. Ne sanno qualcosa Cosmari Av1 e Asa, ormai da mesi alle prese con una crisi finanziaria che rischia di far arrivare il consorzio ed il suo braccio operativo al capolinea. «Non immaginavo di trovare una situazione simile», ammette il neo presidente dell'ente di via Dalmazia, Caputo. In questi primi giorni ha passato gran parte del tempo a rispondere alle istanze dei creditori e cercare di recuperare una parte delle spettanze vantate. Intanto, però, i fondi delle anticipazioni bancarie sono ormai ridotti all'osso (ancora poco più di 100mila euro disponibili su un milione e 300mila euro concessi) e i debiti aumentano. Caputo si dice «deluso ma non sfiduciato» e annuncia che «andrò avanti imperterrito perché ognuno deve fare la propria parte». Negli ultimi giorni si è trovato pure a scontrarsi, in maniera anche abbastanza forte, con colleghi sindaci del territorio. «A loro - continua - dico che non bisogna confondere il rapporto amicale con quello istituzionale. Da presidente del Cosmari devo portare avanti un'attività protesa alla salvaguardia degli interessi generali. Non è immaginabile che pochi comuni e lo stesso consorzio debbano anticipare i costi, dallo smaltimento al personale trasferito all'Asa, prodotti da tutti i centri del bacino». Il Cosmari vanta crediti da molti comuni ma, per la gran parte, si tratta di somme poco rilevanti. Le difficoltà più importanti derivano dai centri maggiori. Se la città di Avellino continua a pagare regolarmente e Mercogliano sta rientrando del proprio debito, infatti, lo stesso non può dirsi di Atripalda e Solofra. «Per le spettanze pregresse - aggiunge Caputo, che nei prossimi giorni renderà pubblico l'elenco di tutti i crediti vantati dal consorzio - abbiamo emesso nei confronti dei due comuni un decreto ingiuntivo. Del resto siamo con le spalle al muro: abbiamo la necessità di recuperare denaro fresco a breve per evitare gravi ripercussioni all'attività di Cosmari e Asa». Nel corso di un vertice tra il consorzio ed il suo braccio operativo, che pure ha una lunga lista di crediti, sono emerse previsioni allarmanti. Tra qualche giorno, infatti, potrebbero non esserci più i fondi per gli stipendi ai lavoratori e ai fornitori. Si rischia persino di non riuscire a pagare il carburante dei compattatori impegnati nella raccolta dei rifiuti. «Una situazione drammatica - conclude Caputo - dalla quale si esce solo se tutti si impegnano a fare la propria parte. Il Cda del Cosmari ha già deliberato di spalmare gli interessi negativi derivanti dalle anticipazioni bancarie tra i comuni inadempienti. Come pure sarò costretto a seguire le indicazioni della missione operativa: avanzeremo la richiesta di un commissario ad acta per tutti i comuni che, a decorrere dal primo febbraio, raggiungeranno un debito di centomila euro».

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