Il ministero conferma l’ok per la messa in sicurezza Torna l’ipotesi di spostare il materiale a Napoli Est

Colmata di Bagnoli, Roma non trova i soldi

Progetto di rimozione approvato ma per il momento non finanziato: più vicino l’utilizzo per il Forum Culture
27 febbraio 2009 - Luigi Roano
Fonte: Il Mattino

Il ministero dell’Ambiente retto da Stefania Prestigiacomo ha confermato nella conferenza dei servizi di ieri che non ci sono i soldi per la rimozione della colmata a mare di Bagnoli. Pur approvando il progetto preliminare non ha stanziato un euro rimandando la questione a tempi migliori. Mentre lo stesso dicastero ha dato via libera al progetto di messa in sicurezza della colmata. Con annessi finanziamenti. Vale a dire che in qualche modo il progetto del vicesindaco Tino Santangelo di collocare sulla colmata la piazza del Forum delle culture del 2013 prende concretezza. Il progetto preliminare approvato alla conferenza di ieri al ministero comprende «la bonifica del tratto di mare, fino alla profondità di 7 metri, con l’eliminazione dei sedimenti inquinati e protezione dell’area con la costruzione di una barriera soffolta posta alla batimetrica di meno 7 metri sul livello del mare». Al di là dei termini tecnici significa mettere in sicurezza la colmata difendendo il mare circostante. Il progetto comprende anche «la rimozione dell’intera colmata e il ripascimento della spiaggia di Bagnoli con la riconfigurazione della morfologia della linea di costa». Santangelo precisa come stanno le cose: «Si tratta per ora di un progetto preliminare che dovrà essere seguito da due progetti definitivi - spiega il numero due di Palazzo San Giacomo in una nota congiunta con l’assessore all’Ambiente Rino Nasti - il primo relativo alla bonifica dei fondali e al ripascimento degli arenili e il secondo relativo alla rimozione della colmata». I due entrano nel merito di quanto deciso a Roma: «Il progetto definitivo della bonifica dei fondali è già finanziato e, quindi, subito dopo la sua approvazione, sarà posto in attuazione a cura del Provveditorato alle opere pubbliche della Campania e del Commissariato straordinario alle bonifiche. Per quanto concerne invece la rimozione della colmata si dovrà attendere il reperimento delle necessarie risorse prima di poter procedere all’approvazione del progetto definitivo e ai conseguenti lavori». Insomma niente soldi, al punto che i tecnici del Comune hanno chiesto al ministero di «esplorare alcune possibilità di riduzione del costo delle operazioni di eliminazione della colmata e, in particolare, di verificare la possibilità di portare i materiali di risulta dalla stessa rimozione non più a Piombino ma a Napoli Est, nella costruenda Darsena di Levante». Ovvero il vecchio progetto dell’allora presidente dell’Autorità portuale di Napoli che con un blitz Alfonso Pecoraro Scanio, appena nominato ministro, bocciò partorendo un progetto da un miliardo di euro. Di cui 375 a Bagnoli e la restante parte a Piombino che si sarebbe appunto presa i materiali di risulta. Chissà, fosse passato il progetto Nerli, a questo punto la colmata già sarebbe stata tolta. Grande l’attenzione su Bagnoli, Nasti ha incontrato il direttore dell’Osservatorio vesuviano Marcello Martini. Al centro della discussione «gli studi nell’area e il potenziale sfruttamento a fini energetici dei serbatoi geotermici che vi sono presenti». Bagnoli è dentro il vulcano dei Campi flegrei e si tenta di sfruttare l’energia sottostante che scorre a temperature fino a 300 gradi.

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