In corso migliaia di cause per fatture non pagate L’appello: senza risorse impossibile andare avanti

Disastro rifiuti, ecco il buco nero dei debiti

Bertolaso al Parlamento: nei 14 anni di commissariato oltre un miliardo di spese incontrollate e crediti non riscossi
27 febbraio 2009 - Daniela De Crescenzo
Fonte: Il Mattino

Quasi mezzo miliardo di euro di debiti pregressi, 830 milioni da pagare (nella migliore delle ipotesi) solo per i contenziosi giudiziari: sono da brivido le cifre che Bertolaso elenca nella relazione inviata al Parlamento. In complesso il buco supera il miliardo e 200 milioni. Per la prima volta grazie alle tabelle presentate nella relazione appare chiara la dimensione del disastro provocato da quattordici anni di gestione commissariale. A maggio palazzo Salerno ha ereditato dal commissario Goffredo Sottile (che era stato incaricato dal governo Prodi di liquidare la struttura commissariale) un debito di 430 milioni e dal commissario Gianni De Gennaro un buco di 9 milioni. Tutte obbligazioni accumulate negli anni precedenti e passate di mano in mano. I contenziosi, invece, sono originati in gran parte da fatture non pagate dai commissari che si sono succeduti, ma anche dalla Fibe. Ci sono duemila richieste di danno con ipotesi di risarcimenti per un valore complessivo di 1 miliardo e 164 milioni. E altre ne stanno arrivando. Pendono poi 69 giudizi a valore indeterminato. A tutto questo bisognerà aggiungere gli interessi legali e di mora e le spese. Se si dovesse far fronte alle sentenze passate in giudicato pagando - utilizzando le transazioni - la metà, si avrebbe, secondo i calcoli presentati nella relazione, un disavanzo di cassa di 830 milioni di euro. Ancora più ingarbugliata la situazione delle obbligazioni contratte dalla Fibe. Visto che dal 31 novembre del 2005 è stato rotto il contratto con la società del gruppo Impregilo, il sottosegretario ritiene di non avere nessun obbligo di pagamento per il periodo successivo. Annuncia perciò di voler saldare i debiti nei confronti delle affidatarie che hanno lavorato per la Fibe solo per le spese sostenute se corredate da documentazione contabile. Per il momento si pensa di dare soldi solamente a quelle imprese che, fallendo, coinvolgerebbero terzi. Contemporaneamente sono state azzerate le parcelle degli avvocati e i contenziosi sono gestiti dai funzionari della struttura in modo da risparmiare un milione di euro. Ma, ammesso che si riesca a risolvere le questioni pregresse, anche la situazione attuale non è rosea. Nelle conclusioni, infatti, si spiega: «Preme evidenziare come la carenza di risorse costituisca, al momento, il maggiore impedimento al completamento degli interventi posti in essere per il definitivo superamento della situazione emergenziale in atto». All’atto dell’insediamento al sottosegretariato sono stati assegnati 229,9 milioni di euro, ma ne sono già stati spesi 265. Trenta milioni sono stati versati solo per l’impianto di Acerra, 29 se ne sono andati per i contributi ai consorzi di bacino, 15 per gli impianti e le discariche, 14 per il trasporto dei rifiuti in Germania e fuori regione, 17 per il loro smaltimento, 13 per il supporto del ministero della difesa, 17 per i cosiddetti Stir che sono gli ex Cdr, quegli impianti che non hanno mai funzionato e che hanno aperto una lunga vicenda giudiziaria. Altri fondi, 110 milioni, sono arrivati dalla Regione per la realizzazione di 120 opere infrastrutturali che sono state avviate e in parte anche completate. Ma molto di più il sottosegretario dovrebbe incassare dai Comuni: 223 milioni di euro. Finora ne sono arrivati solo 39 che sono stati intascati grazie ai tagli operati sui fondi trasferiti dal ministero degli Interni. Per andare avanti, conclude la relazione, servirebbero almeno altri 200 milioni di euro.

Powered by PhPeace 2.6.4