Bagnoli, il ministero decide sulla colmata
Il destino dell’area ex Italsider sbarca a Roma sul tavolo del ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo. L’incontro di oggi è di tipo tecnico ma oggi appunto i tecnici del Comune (forse sarà presente anche l’assessore all’Ambiente del Comune Gennaro Nasti) e quelli del dicastero retto dalla Prestigiacomo potrebbero mettere la parola fine alla vicenda della colmata a mare di Bagnoli. Cosa si diranno i tecnici? Esamineranno i progetti degli enti pubblici per la rimozione della colmata ma anche altri studi finalizzati a eventuali utilizzazioni diverse della stessa colmata. Almeno questo trapela. Paradossalmente i tecnici potrebbero approvare anche il progetto della rimozione pur nella consapevolezza che lo stesso Stato ha ritirato i finanziamenti. Situazione che in qualche modo oggi potrebbe assumere contorni comunque più chiari. La vicenda del resto riguarda non solo Napoli ma anche Piombino e va risolta. Come si ricorderà il materiale della colmata sarebbe servito alla cittadina toscana per rifare il porto. L’accordo di programma firmato dall’allora ministro Alfonso Pecoraro Scanio valeva 970 milioni di euro, di cui 375 per la rimozione della colmata e il resto a Piombino. Ma non essendoci più i soldi per la colmata salta anche il progetto toscano. «Abbiamo preso atto della nuova situazione che si è creata - spiega Gianni Anselmi, sindaco di Piombino - nella consapevolezza che esiste un accordo sottoscritto, con il quale si prevede comunque lo sviluppo del porto di Piombino e la bonifica del nostro sito di interesse nazionale». Anselmi è preoccupato: «Attendiamo che ci siano comunicazioni ufficiali dai ministeri competenti, in particolare dal coordinamento nazionale dell’accordo, in modo da capire a quali condizioni l’accordo stesso possa essere rispettato, come questo possa essere eventualmente rimodulato, con quali modalità e soprattutto in quale contesto dal punto di vista delle risorse finanziarie disponibili». Oggi se ne saprà di più. Su Bagnoli le attenzioni si moltiplicano. Al punto che la Provincia ha dato via libera a un bando «per l’affidamento della redazione di uno studio di fattibilità per l’utilizzo di Villa Tropeano, di proprietà della Provincia, come centro di sviluppo di programmi nel campo della arti cinematografiche e musicologiche». Villa Tropeano si trova a Ponticelli. Lo studio è già stato affidato per ben 148mila euro. La singolarità della situazione è che nell’area occidentale, a Bagnoli, proprio in queste ore è tornato di moda il progetto degli Studios, con le stesse finalità che dovrebbe avere Villa Tropeano. Un edificio padronale risalente per epoca di costruzione agli inizi del secolo, realizzata al fine «di consentire ai proprietari di godere del riposo e del clima mite della provincia, lontana, allora, dal centro cittadino caotico». Da Bagnoliwood a Ponticelliwood.