Ex foro Boario, al via l’indagine sui veleni

25 febbraio 2009 - Giuseppe Miretto
Fonte: Il Mattino Caserta

Al via il check-up della discarica che bolle. Tra l’indifferenza generale, parte l’indagine (sulla pericolosità reale e sul grado di alterazione) delle 4500 tonnellate di rifiuti in autocombustione sepolti nell’invaso dell’ex foro Boario a Maddaloni. Su espresso mandato della struttura del sottosegretario all’emergenza rifiuti Guido Bertolaso e dal Commissariato alle bonifiche stanno per finire i misteri, le dispute scientifiche e pure le polemiche sul grado di evoluzione e di rischio potenziale collegabile a un invaso che per ben quattro anni, a causa di un’ininterrotta autocombustione, ha liberato diossine in atmosfera e percolato nelle falde. Toccherà alla Jacta-Jacorossi procedere, dopo aver ripristinato condizioni di sicurezza nell’accesso al sito (all’incrocio tra la variante Anas Capua-Maddaloni e la statale 265), al campionamento, diretto e indiretto, dei materiali di superficie e delle masse sepolte. In ogni caso, l’eventuale svuotamento dell’invaso - a detta dell’amministrazione comunale - implicherà lo stoccaggio in discariche regionali. Cambierebbe invece la procedura di rimozione e svuotamento. Il fatto nuovo è che è stato consegnato all’amministrazione Farina il piano di caratterizzazione del sito: l’indagine che consentirà di giungere alla radiografia finale dell’invaso. «La vera svolta - spiega Carlo Scalera (Verdi)- non sarà burocratico-procedurale. La caratterizzazione del sito permetterà di valutare finalmente l’esatto grado di contaminazione reale delle matrici ambientali (suolo e falde)». Una valutazione dirompente che avrà ricadute anche sui contenziosi, messi in piedi da privati, per ottenere un risarcimento danni dal Comune, considerato responsabile unico del disastro ambientale. «Il verdetto più atteso - specifica Antonio Cuomo, presidente del comitato vivibilità - è quello che metterà il ministero dell’Ambiente. Acquisiti i dati emersi dalle indagini sul sito, si deciderà se e come procedere alle operazioni di svuotamento». Anche per questo, il comitato civico (che rappresenta i cinquemila residenti di via Napoli, i più esposti alle emissioni della discarica) presenzierà alle operazioni di perforazione del sito e di campionamento. «In verità, aspettiamo con impazienza - ammette Clemente Gorgòglio, assessore comunale all’ambiente - la convocazione a Palazzo Salerno, quando sarà ufficializzato il via libera alla riesumazione dei rifiuti dell’ex-Foro Boario».

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