In cassa solo 43 milioni ma ne occorrono 375 cambiano i progetti per il recupero ambientale

«Sulla colmata la grande piazza del Forum»

Mancano i finanziamenti, salta il ripristino della linea di costa. I piazzali saranno utilizzati per l’evento del 2013
24 febbraio 2009 - Luigi Roano
Fonte: Il Mattino

Addio al ripristino della linea di costa, addio rimozione della colmata a mare di Bagnoli. «I soldi non ci sono - spiega il vicesindaco con delega all’urbanistica Tino Santangelo - servirebbero 375 milioni di euro a disposizione ce ne sono solo 43, appena sufficienti per mettere in sicurezza la colmata e bonificare le spiagge. La colmata diventerà la grande piazza del Forum delle culture del 2013». Insomma, il sito ritenuto la bomba ecologica in mezzo al mare, per il quale intere schiere di ambientalisti si sono battuti perché si rimuovesse, diventerà la piazza simbolo del grande evento - l’unico - che Napoli ha saputo conquistarsi: il Forum delle culture del 2013. La non rimozione della colmata la chiese Ernesto Bertarelli, patron di Alinghi, per portare la Coppa America di vela a Napoli. Ma gli fu detto no e così uno degli eventi sportivi più importanti del mondo migrò a Valencia. Napoli perse una clamorosa occasione per il rilancio dell’area ex Itasider, oggi ferma al palo della bonifica, un deserto senza amianto, ma pur sempre un deserto. Perché con la sentenza del Tar che ha bocciato il piano urbanistico attuativo non si può muovere più nemmeno una pietra. L’annuncio del vicesindaco arriva nel corso della sua audizione in commissione di vigilanza su Bagnolifutura presieduta da Mariano Malvano. Accanto a Santangelo c’è il presidente della commissione urbanistica Salvatore Guerriero, in prima fila nella sala multimediale di via Verdi ci sono pure il presidente della Municipalità Giuseppe Balzamo e gli esponenti dell’Assise di Palazzo Marigliano. Ascoltano la lettura della relazione e non si danno pace. Del resto quel documento è il certificato di morte del piano urbanistico di Bagnoli. Con la colmata che resta al suo posto, non ci sarà il ripristino della linea di costa quello che doveva essere il punto fondante della nuova Bagnoli. «Il mio terrore per la colmata era che si cominciassero i lavori e poi si fermassero a metà - spiega Santangelo - Aprire la scatola dei veleni di fronte ai suoli dove sorgeranno gli alberghi, significava non fare più gli stessi alberghi. Invece la colmata resterà al suo posto verrà messa in sicurezza e gli alberghi procederanno». Santangelo conferma invece che ci saranno più case a Bagnoli: «Le cubature arriveranno a 625mila metri cubi, 225mila in più a discapito dell’edilizia per il, terziario». Cosa sta succedendo dunque a Bagnoli? Sono quelli dell’Assise che sintetizzano plasticamente la situazione: «La colmata non sarà rimossa, i volumi residenziali previsti a Bagnoli aumenteranno di 225mila metri cubi, pari a 700 nuovi alloggi; il Comune, fidando nella illeggittimità della recente sentenza del Tar che ha annullato il Piano urbanistico procederà come previsto per la realizzazione degli alberghi e la vendita dei suoli. E lo sperpero di denaro pubblico per il risanamento delle spiagge? Si prevede l’ennesima operazione provvisoria, siamo molto preoccupati».

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