Non si farà il quinto impianto previsto a Giugliano per bruciare i 10 milioni di ecoballe in 'deposito'

Inceneritore, il governo fa dietrofront

Il presidente del Consiglio mercoledì a Napoli aveva annunciato l'intenzione di realizzare un altro termovalorizzatore ed è stata subito polemica.
Prima la smentita di Bertolaso circa l'ubicazione, poi la conferma del generale Giannini per bruciare i 10 milioni di ecoballe in 'deposito'
5 ottobre 2008 - Livio Coppola
Fonte: Cronache di Napoli

NAPOLI  - Il Govemo fa dietrofrnt sul quinto ternnovalorizaton Annunciato mercoledì scorso dal prò mixer Sih io Berlusconi, l'impianto destinato a bruciare le ecoballe prodotte negli anni passati dovrebbe cessare di esistere ancor prima di essere progettato. Nel giro di tre giorni le parole del Cavaliere sono state completarnente smentite dall sua struttura di governo preserntr a Napoli. Ieri, in particolare, i1 sottosegretario all'emergenza Guido Bertollaso ha smentito in prima analisi le voci circa l'ubicazione dell'inceneritore, per il quale si ipotizzava Giugliano, nei presi del sito di stoccaggio di Tavema del Re. Pochi minuti dopo, e nello stesso contesto, il vicario di Bertolaso, il generale dell' esercito Franco Giannini, ha spiegato che le ecoballe pregresse saranno bruciate usando i quattro termoovalorizzatori già previsti dal Piano governativo. Indirettamente si è così esclusa l'ipotesi del quinto impianto, che sarebbe nato appositamente per le balle prodotte dai Cdr dal 2001 a oggi. Un cambio di programma tanto repentino quanto clamoroso, probabilmente legato agli oneri che avrebbe portato un nuovo impianto, visto anche l'impegno già gravoso relativo a quelli di Acerra, Napoli, Salemo e San Tammaro. Si pensa dunque a questi quattro, con la speranza di aprire Acerra a gennaio, e su Giugliano si mette già urla pietra sopra: "Questo non lo ha detto nessuno" ha precisato Bertolaso proprio in merito al progetto annunciato frettolosamente dal premier. Il sottosegretario non ha aggiunto altro, ma le parole di Giannini sulla pianificazione dello smaltimento lascia poco spazio all'immaginazione: "Sono quasi 10 milioni le eco balle da smaltire - dìce il geenerale - e che saanno bruciate nei 4 termovalorizzatori. E se si considera che la vita media di un termovalorizzatore è trrent'anni, si deve essere consapevoli che ci voranno trent'anni per smaltire tutte queste ecoballe nei quattro impianti campani". Solo giovedì scorso Giannini aveva commmentato l'annuncio del prenmer ipotizzando tempi molto più rapiidi per lo smaltimento delle ecoballe nel caso in cui venisse realizzato il quinto termovaloriche. Quarantotto ore dopo si è tornati all'idea originaria, con le balle divise per i quattro impianti già progettati. Tireranno dunque un sospiro di sollievo sollievo i cittadini di Giugliano, poco propensi ad ospitare un Termovalorizzatore, mentre il Governo a questo pensa a mettere in funzione Acerra per cominciare a smaltire tal quale e "pacchi" del passato: "Speriamo di aprire la prima linea da 200 tonnellate al giorno a gennaio 2009 - ha aggiunto Giannini - con le popolazioni locali non credo ci possano essere problemi. Il Termovalorizzatore di Acerra ha lo stessa tecnologia utilizzata in Germania dove bruciano le stesse cose che bruceranno qui". Se gli inceneritori saranno quattro in tutto, lo sasso numero varrà per gli impianti di compostaggio per la fazione organica. Quatto sono infatti quelli che apriranno a breve: Teora, Serino, Molinara e Caserta. In futuro però dovranno arrivare a tredici. "Entro la fine dell'anno saranno aderì in Campania i primi quattro impianti di compostaggio dopo 14 anni - spiega Bertolaso - In passato il piano non me l 'hanno fatto realizzare, sono stato costretto alle dimissioni ma io non ho avuto alcun sentimento di rivincita. I tredici impianti di compostaggio che dovevano essere costruiti nelle cinque province campane li ho trovati fermi al palo. Li abbiamo ripresi ed entro l'anno i primi saranno aperti. Lo stesso vale per gli impianti di Cdr"

Powered by PhPeace 2.6.4