Magnegas, una centrale anche nel Sannio
Il tour italiano del professore Santilli, dell'Institute for Basic Research di Palm Harbor in Florida, è partito ieri con la visita al Comune di Benevento dove, accompagnato dal presidente Carmine Nardone, è stato ricevuto dal sindaco Fausto Pepe. Lunedì la tappa finale a Montecitorio dove è prevista una conferenza stampa alla quale parteciperà anche il parlamentare del Pd Costantino Boffa. Il professore, italiano di nascita ma oramai adottato dagli Usa, rappresenta una delle punte avanzate nel panorama internazionale delle ricerche dedicate alle tecnologie sostenibili. Uno dei fiori all'occhiello della sua produzione teorica e pratica può essere rintracciato nel nuovo carburante ultrapulito, denominato Magnegas. «Si tratta - ci spiega il professore - di un carburante molto pulito e di costo competitivo rispetto a quelli fossili attualmente utilizzati. La sua produzione avviene in apposite centrali dove vengono raffinati i liquidi di scarto di diverse produzioni dai quali può essere realizzato il carburante Magnegas ma anche altre sostanze estremamente richieste, come l'acqua». Importante per il professore la premessa teorica alla base del ragionamento di cui ci spiega esiste già la possibile applicazione industriale di scala: «La necessità di nuove energie pulite ha spinto gli scienziati a riconsiderare tutte le teorie del secolo scorso. In particolare, "sul banco degli imputati" sono finite la relatività di Einstein e la meccanica quantistica per la loro irreversibilità temporale. Questo rinascimento scientifico ha permesso lo sviluppo industriale di una serie di applicazioni tra cui l'uso dell'arco sommerso, decisivo per la costruzione di nuovi reattori adronici che trasformano i liquidi di rifiuto in un carburante gassoso pulito ed economico». Un discorso estremamente complesso che viene ridotto a sintesi territoriale da Nardone: «I rapporti con il professore Santilli sono nati ai tempi dei veicoli ad idrogeno, sono continuati attraverso la collaborazione promossa dall'associazione Futuridea, ma hanno conosciuto momenti di approfondimento anche grazie al mio impegno con l'Università di Napoli. Tra le altre positività generate da questa sinergia c'è da segnalare un'onda lunga di rapporti che sono stati prodotti dai colloqui con il professore. Tra i miei obiettivi c'è la volontà di assicurare al Sannio e alla città di Benevento, quel valore aggiunto che ricade su quei territori che prima di altri riescono ad attrarre l'innovazione. Credo che con il Comune di Benevento si possa agevolmente instaurare questo tipo di collaborazione». Il nuovo combustibile, già testato su veicoli a gas all'autodromo di Monza, potrebbe essere prodotto nel giro di quattro mesi nel Sannio: questo, infatti, il tempo previsto per la realizzazione della prima centrale. Tempi rapidi anche alla luce dell'appetibilità dell'idea che ha richiamato diversi centri di interesse a compulsare il professore. Tra gli altri, la richiesta di collaborazione giunta dallo staff del nuovo presidente Usa, Barack Obama, che vorrebbe sfruttare le idee di Santilli per immagazzire l'energia prodotta dagli impianti solari ed eolici.