Raccolta straordinaria, ore di tensione
«Nessun ostacolo alla Igica ma piena collaborazione per ripulire in tempi brevi la città». Questa la promessa strappata ieri mattina ai lavoratori della Saba dopo gli episodi di tensione registrati nella notte tra venerdì e sabato che avevano spinto gli operai della Igica (la società di Caivano incaricata dal sottosegretario per l’emergenza rifiuti Guido Bertolaso di rimuovere i rifiuti dalle strade) a fare dietrofront per scongiurare un eventuale scontro con gli operai della Saba. Tutto ha avuto inizio quando i dipendenti della Igica di Caivano sono arrivati a Caserta, su mandato del commissariato, per ripulire la città. E hanno trovato l’opposizione dei lavoratori della Saba che nei giorni scorsi hanno bloccato la raccolta lamentando di non essere stati pagati. Uno scontro duro che ha provocato irritazione nello staff di Bertolaso, un episodio che ha innescato non pochi malumori a Palazzo Castropignano rischiando addirittura di incrinare i rapporti tra l’amministrazione comunale e il commissariato di governo al quale lo stesso sindaco Nicodemo Petteruti si era rivolto nei giorni scorsi proprio per individuare una soluzione al problema dell’emergenza rifiuti. Alla struttura commissariale è stato redatto un rapporto sugli episodi accaduti fra venerdì e ieri corredato da una nota che contiene un drastico richiamo nei confronti dell’amministrazione di Caserta. Da qui la convocazione ieri mattina di un incontro straordinario con i capigruppo e con i sindacati per avere lumi sull’accaduto e valutare il da farsi. Una riunione particolarmente animata che, dopo quasi tre ore di discussione, ha prodotto un documento unitario in base al quale i lavoratori si sono impegnati a «fornire il miglior contributo, con ogni mezzo e attività, al ripristino delle condizioni igieniche della città e a operare in sinergia con la struttura commissariale per il tempo ritenuto necessario e secondo le disposizioni impartite dal Comune». Una mossa che ha placato solo in parte l’ira dei lavoratori Saba che nella riunione di ieri hanno tenuto a sottolineare «il lavoro straordinario» messo in campo, insieme all’Igica, la notte scorsa per ripulire parte della città. In azione in via Roma, corso Trieste, via Trento, viale Lincoln (secondo tratto), parte di via Patturelli e di piazza Matteotti, soltanto per citare le strade più trafficate, gli operai Saba sostengono infatti di aver caricato in una notte una decina di automezzi della capienza di circa 130 quintali e di essere in grado di ripulire la città nell’arco di due giorni. Un dato sottolineato anche dall’amministratore unico della Saba, Beniamino Sabbatino, che al riguardo ha dichiarato: «Non si può non tener conto del grande spirito di sacrificio degli operai che sono scesi a lavorare malgrado non abbiano ancora percepito gli stipendi. La società finora ha infatti sempre anticipato i pagamenti ma adesso, alla luce degli ultimi episodi, (il riferimento va alla rescissione del contratto a seguito dell’interdittiva antimafia emanata dalla Prefettura di Napoli) non è in grado di sostenere questa spesa se prima non avrà incassato i canoni di dicembre e gennaio dovuti dal Comune. Una scelta, quella dell’amministrazione di Caserta, che non condanno ma che non posso assolutamente condividere considerato che tutti gli altri Comuni che si trovano nella stessa situazione hanno versato ugualmente le loro quote alla società». Un fronte, quello economico, che domani mattina sarà al centro di un nuovo vertice in Prefettura in presenza dello staff del sottosegretario Bertolaso.