Rafforzate le misure di sicurezza

«Non lesineremo sforzi. Non declineremo responsabilità. Tutto ciò che la legge ci consentirà di fare, sarà fatto». Così il sindaco di Caserta, Nicodemo Petteruti, con tono serio ma visibilmente soddisfatto, ieri sera al termine della lunga giornata dedicata alla spinosa vicenda dei rifiuti che ha fatto sprofondare ancora una volta la città nel degrado più assoluto. Montagne di sacchetti disseminati in strada e sui marciapiedi, rifiuti ingombranti sparsi ovunque, persino nelle vie del centro, periferie e frazioni messe in ginocchio dall’ammasso incontrollato delle diverse tipologie di rifiuto hanno destato infatti non poche preoccupazioni tra i casertani che hanno temuto una nuova emergenza igienico-sanitaria. Dal Parco Gabriella alla centralissima via Roma, da viale Lincoln a viale Borsellino passando per il popoloso quartiere Acquaviva, il rione Tescione e l’immensa zona ex 167 tra le frazioni di Falciano e Parco Cerasola, non c’è area della città che non faccia registrare infatti la presenza di carrellati stracolmi e cumuli di immondizia che hanno rischiato seriamente di vanificare i risultati fin qui raggiunti dalla raccolta differenziata «porta a porta» (il 53 per cento del totale secondo le stime della Saba). La situazione, che questa mattina dopo il primo intervento congiunto di Igica e Saba (che in pochi giorni dovranno raccogliere, con l’ausilio di dieci automezzi, oltre trecento tonnellate di rifiuti accumulate in una settimana), dovrebbe apparire finalmente meno grave rispetto ai giorni scorsi, resta tuttavia sotto i riflettori per le modalità di intervento e le misure economiche straordinarie adottate dall’ente che probabilmente si ritroverà, a conti fatti, a sostenere un forte onere finanziario. Ad assistere le due imprese, una di Caivano e l’altra di Ercolano, in queste ore intanto anche il corpo della Polizia Municipale che metterà a disposizione dei lavoratori ben otto pattuglie in aggiunta al nucleo Ecologia per un totale di oltre venti vigili disposti su tre diversi turni, anche notturni. L’attività di vigilanza affidata ad agenti di polizia e carabinieri: una garanzia richiesta dalla stessa azienda chiamata a operare.