Oggi il comico in piazza contro l'apertura della discarica

Grillo: Chiaiano, un'operazione inquietante

22 febbraio 2009 - Biagio Coscia
Fonte: Corriere del mezzogiorno

NAPOLI- Oggi sarà alla discarica di Chiaiano e domani all'Augusteo per il suo «Delirio». Beppe Grillo è di nuovo al lavoro. E costretto a rinnovare il suo spettacolo a ogni replica per tenerlo aggiornato sull'attualità che sorpassa ogni volta il copione che porta in scena da quasi un anno. Non si sofferma a lungo sulla battaglia antidiscarica, ma dice solo: «Altri, più esperti di me ne parleranno alla gente. Però è certo che l'apertura di Chiaiano è una delle strategie più inquietanti di questo Governo».
Poi passa ai temi nazionali «Quando abbiamo uno come Brunetta che parla di pasta e fagioli in quel modo e in quel posto tra tutti gli arazzi è inevitabile - dice il comico genovese - ci stiamo avvicinando a un'occasione straordinaria. Quello italiano è un sistema che è imploso ed è tutto da rifare dal basso. Siamo in balia di un gruppo di scemi, disonesti e vecchi».
Beppe Grillo ne ha per tutti, ma soprattutto per le scelte in politica economica. «Si dovrebbe pensare alla rete che dovrebbe essere libera ed accessibile a tutti, all'energia rinnovabile e invece a cosa pensano? Fanno una bretella a Mestre che è utile ai camion in un momento in cui il commercio è fermo. Era un progetto buono 10 anni fa. Devono investire? E allora investono sulle automobili, in un settore che era in crisi prima della crisi. Devono aiutare un'azienda? E allora aiutano l'Alitalia quando ci sono altre 30 compagnie aeree che sono fallite e almeno 150 aeroporti negli Usa che hanno chiuso. Si dovrebbe pensare a muoversi il meno possibile razionalizzando il lavoro. La California è la quarta potenza mondiale. Cosa ha fatto Swarzenegger? Ha bloccato tutte le licenze per costruire. Ha detto: «Qui non si costruirà più nulla. Ora si aiutano le famiglie più povere». Si deve cominciare dal basso, dalle famiglie.
Obama fa discutere le leggi dal basso e poi le approva. Qui è tutto il contrario. Fanno una legge e 15 minuti prima di approvarla fanno un emendamento». La soluzione, secondo il comico genovese, potrebbe essere a portata di mano. «Si dovrebbe ripensare alle liste civiche e partire dalla rete come ha fatto Obama negli Stati Uniti. Ormai anche il Pdl è in crisi. Dopo il Pd. D'altra parte cosa cambiava? E una semplice equazione Pd più «l» o meno «l». All'opposizione c'è solo Di Pietro. Gli basterebbe chiamare qualche esperto e parlare di temi ecologici, gli stessi miei, e il suo partito farebbe un balzo in avanti». Ma c'è qualche pericolo anche perché la catastrofe è vicina.

«Loro tenderanno a chiudere o ridimensionare l'accesso alla rete web, per il semplice motivo che non l'hanno ancora capita. Ma il peggio deve ancora venire perché nelle banche ci sono almeno diciassettemila miliardi di titoli che sono carta straccia. I sacchetti di sabbia non basteranno». Ma la colpa di chi è? «Lo psiconano prima ha negato la crisi, poi ha detto che erano i consumalori che non consumavano, poi è colpa dei media. Uno statista».

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