Il 30 marzo va in Germania l'ultimo treno carico di spazzatura

Nello scalo di Marcianise tra i rifiuti che partono e quelli che restano a terra

Container stoccati e abbandonati nell'impianto casertano
Centosessantamila tonnellate di immondizia trasferite negli impianti di cinque società tedesche. E forse qualcuna rimasta qui.
21 febbraio 2009 - Angelo Agrippa
Fonte: Corriere del Mezzogiorno
I container della spazzatura Ci sono siti di stoccaggio che sfuggono alla rigida sorveglianza dei presìdi dei militari. Come all'assedio delle proteste popolari. Ma che «provvisoriamente» accolgono containers zeppi di spazzatura in attesa di espatriare. 
È qui che l'immondizia si accumula come se fosse merce ordinaria da spedire. E che, invece, talvolta resta a terra: forse per ore, forse addirittura per giorni. In alcuni casi rotolando al di fuori dei grossi contenitori.
Il sottosegretario all'emergenza rifiuti, Guido Bertolaso, continua a rassicurare. Anzi, quasi spavaldo ha suggerito spesso che la discarica di Chiaiano non rappresenta una necessità impellente (dato che di invasi in attività, nella nostra regione, ve ne sono a sufficienza e la loro capacità garantisce di poter smaltire immondizia almeno fino al 2012) ma un traguardo di principio: far piegare la testa alla città di Napoli che finora ha approfittato delle discariche dell'incontaminato entroterra campano per risolvere le proprie difficoltà nella gestione dello smaltimento dei rifiuti.
In Campania ce ne saranno anche a sufficienza di discariche. Ma dal lunedì al venerdì quei treni lunghi quasi un chilometro e carichi di monnezza campana continuano a partire per la Germania. Dallo scalo di smistamento di Marcianise: la più importante infrastruttura ferroviaria del Mezzogiorno per il trasporto delle merci e sicuramente una delle più avanzate d'Europa che oggi, facendo registrare un calo del 30 per cento rispetto ad un anno fa della propria attività complessiva, sembra quasi trovare nei treni dei rifiuti diretti in Germania una via d'uscita all'avanzata della crisi globale. Ovviamente, sempre e solo a spese dei contribuenti. Da qui, dallo scalo di Marcianise, i vagoni con la spazzatura fanno tappa al Brennero, dove la vigilanza sottopone il carico ad un nuovo controllo per scongiurare la presenza di sostanze radioattive come lo Iodio 131 che, nel recente passato, ha in più di una occasione costretto ad interrompere il flusso dei rifiuti campani.
Lo scalo merci confina con l'Interporto Sud Europa e con il territorio di Acerra e Maddaloni. Di solito, i convogli che caricano containers ricoperti di teloni azzurri e contenenti, ognuno, almeno trenta tonnellate di spazzatura, partono in direzione Brennero alle 18.50 e alle 2.45. Ogni carico arriva a circa 500 tonnellate. Ma non tutti i giorni si riesce a formare un treno di novecento metri imbottito di immondizia. E allora, i parallelepipedi restano a terra. Forse per qualche giorno. Forse per tempi ancora più lunghi. Lontano dalle frenetiche attività che si svolgono a ridosso del fascio direzioni. Nell'area di stoccaggio non vi è il presidio militare che, altrove, sorveglia le discariche campane assurte al ruolo di siti di interesse strategico. Eppure, gettando un po' lo sguardo intorno, si fa presto a calcolare come nelle decine e decine di containers schierati su due piani come mattoncini Lego risultano stipate parecchie tonnellate di monnezza. I grossi contenitori di spazzatura sono rigorosamente sigillati. Ma alcuni sono aperti. Quasi come se fossero abbandonati. Con sacchetti carichi che tracimano all'esterno fino a strapparsi e a rovesciarsi a terra, andando incontro a un'ampia chiazza d'acqua stagnante.
Fino all'anno scorso, ogni viaggio per la Germania assicurava il trasporto di almeno 1000 tonnellate. Oggi, l'ammontare complessivo di una settimana di trasferimenti si attesta sulle cinquemila tonnellate di spazzatura: quasi quanta ne viene prodotta ogni giorno nella sola città di Napoli. I contratti con le aziende tedesche scadranno il prossimo 30 marzo. Il costo complessivo preventivato l'anno scorso era stato calcolato in almeno 30 milioni di euro. Una cifra che forse ha un suo valore indicativo, dato che, probabilmente, alla fine dovrà essere ritoccata a causa di impreviste spese accessorie o supplementari. Dal 21 maggio 2008 fino alla data della scadenza definitiva, secondo l'accordo siglato dall'allora commissario Gianni De Gennaro, sarà portato a termine il programma del-l'intesa: circa 160 mila tonnellate di rifiuti campani saranno stati inviati negli impianti di cinque società tedesche operanti nel settore dello smaltimento. Nella speranza che neanche un sacchetto, come, invece, ci mostrano le foto, alla fine rimarrà abbandonato qui. Nello scalo merci di Marcianise: orgoglio ferroviario nazionale graffiato dalla crisi globale e ferito dal sospetto dell'incuria.
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