Bertolaso: Chiaiano aperta perché sicura
Quella discarica «andava attivata». Non solo: Napoli «deve dare il suo contributo, visto che produce circa il quaranta per cento dei rifiuti e continua da anni a sversare in altri impianti della regione».
Il sottosegretario ai rifiuti Guido Bertolaso rivendica tempi e necessità dell´apertura dello sversatoio a nord di Napoli. Spiega il capo della Protezione civile: «La decisione di riaprire la discarica di Chiaiano andava attuata. Era una scelta in programma, decisa da Prodi e da De Gennaro, e condivisa dall´attuale governo, visto che Napoli e la Campania continuano ad inviare rifiuti nelle altre province e solo la città produce circa il 40 per cento della spazzatura di tutta la regione». Bertolaso spezza il suo silenzio, durante un´intervista ai microfoni di Radiouno: non solo per ribadire che «il piano di soluzione della crisi sta andando avanti», ma anche per ricordare ai cittadini di Chiaiano, Marano e dintorni a considerare quell´operazione «come un intervento anche di bonifica della zona, visto che abbiamo liberato la cava da precedenti sversamenti abusivi di rifiuti pericolosi. E lo abbiamo fatto con cura, con il massimo rigore». Come dire: il sito è sicuro. Punto e a capo. E mentre le ombre di Chiaiano tornano ad allungarsi su Napoli, dalla fascia serale del festival di Sanremo partono i primi spot che intendono celebrare la Campania liberata dai rifiuti. Dopo difficile trattativa, infatti, la Rai ha detto sì, per ieri e stasera, alla messa in onda di quei messaggi: anche se gli spot pro Campania non saranno trasmessi nell´ambito del palinsesto del Festival di Bonolis, ma solo durante i break pubblicitari che interrompono lo spettacolo, a causa dell´esclusiva in favore della regione Liguria che già occupa gli spazi promozionali del palco dell´Ariston.
Ma della pubblicità per la Campania a Chiaiano non vogliono neanche sentire parlare. Le argomentazioni di Bertolaso non convincono lo zoccolo duro del popolo del no, che ha in agenda tra oggi e domani cortei e iniziative di lotta. La prima manifestazione di piazza parte nel primo pomeriggio da piazza del Gesù, in coincidenza con i lavori del convegno internazionale su Rifiuti Zero in corso all´Istituto Casanova di Napoli. Contemporaneamente, il sindaco di Marano - strenuo avversario dell´apertura della discarica di Chiaiano, in attesa di un pronunciamento del Tar Lazio su un suo ricorso - ha proclamato per oggi il lutto cittadino. Previsto un corteo. Per domani, inoltre, sempre nel centro di Napoli è previsto il corteo che preoccupa di più le forze dell´ordine: si danno appuntamento in strada i manifestanti di Chiaiano, gli antagonisti dei centri sociali e tutti i disoccupati organizzati, compresi quelli del progetto Isola, recentemente finiti sotto accusa per assenteismo e inefficienze. Il corteo di domani parte alle 17 da piazza Garibaldi e si chiamerà «Io non ho paura». Per affermare - come spiegano anche ieri alcuni cittadini riuniti al presidio della rotonda Titanic di Chiaiano - «ancora una volta il nostro diritto di dire no».
Ora la "pratica" di proteggere Chiaiano, e i rivoli di rivolta ancora accesi, passa dunque alle forze dell´ordine. Che impiegheranno ogni giorno ben 1500 operatori - tra polizia, carabinieri, guardia di Finanza, Forestale - per poterne tutelare la funzionalità. Mentre Bertolaso, affiancato dal generale dell´esercito Franco Giannini, va avanti e punta con decisione a liberarsi della "vergogna" di quei cumuli di immondizia che ancora coprono l´Asse mediano e la Strada statale 628. Proprio oggi, in Prefettura, è fissata una riunione per sgomberare la discarica abusiva annessa al campo rom di Scampia.