Traliccio in tilt, stop alla discarica
La discarica di Sant’Arcangelo Trimonte è rimasta chiusa ieri e lo sarà anche oggi. La causa della chiusura il cedimento di un traliccio di una linea dell’alta tensione che attraversa la discarica, e alimenta finanche la stazione ferroviaria di Apice. Il cedimento del traliccio ha fatto scattare lo sgombero di cinque famiglie per un totale di ventidue persone, che saranno ospitate fino al termine dei lavori di ripristino del traliccio e dell’erogazione elettrica da parte della Terna, presso un hotel di Paduli. Sulle cause del cedimento del traliccio vi sono più ipotesi: quella di un accumulo di terra di risulta da parte degli adiacenti cantieri per realizzare le vasche della discarica. Un possibile movimento franoso, come denuncia il Codisam, l’associazione che ha contestato la realizzazione dell’impianto, e infine anche un impatto contro la struttura di un mezzo destinato al movimento terra. I carabinieri della Compagnia di Benevento che hanno fatto un sopralluogo, al momento non hanno acquisito nessuna certezza, ed hanno avviato indagini e riferiranno alla Procura della Repubblica. Il traliccio dell'alta tensione andato in tilt fa parte di una linea che attraversa l'intera discarica ed,è ubicato nelle immediate vicinanze dell'impianto. Si tratta di un traliccio situato in un'area adiacente e utilizzata per sbancare i terreni di risulta provenienti dagli scavi delle vasche previste dal progetto. La Terna appena avuta notizia del cedimento del traliccio ha bloccato l’erogazione elettrica. Ben cinque squadre sono impegnate nel ripristino del traliccio. Ma chiaramente per misura precauzionale si è dovuto procedere allo sgombero di cinque famiglie, le cui case sono nelle vicinanze della linea ad alta tensione. Si è riusciti ad evitare che il blocco dell’erogazione creasse problemi alla stazione ferroviaria di Apice. Ma per tutta la giornata di ieri e di oggi i camion non hanno potuto sversare presso la discarica di Sant’Arcangelo Trimonte. Il Commissariato per l’emergenza rifiuti, avendo appreso che anche per la giornata di oggi non sarà possibile utilizzare l’impianto, in serata ha deciso che gli automezzi sverseranno presso il Cdr di Casalduni.
Il Codisam prende posizione e attribuisce l’accaduto, l’andata in tilt di un traliccio della linea di alta tensione, a un movimento franoso e ricorda le valutazioni fatte dai geologi Briuolo e Pellino che sostenevano che «l'intero versante è a notevole rischio idrogeologico, e non è assolutamente idoneo ad ospitare impianti di questo genere». Il Codisam in un nota sostiene che «come dettato dalla normativa europea, in prossimità di linee di alta tensione (150 Kv.) è vietato ubicare impianti di discarica. Questo fenomeno di oggi, in aggiunta al fenomeno franoso verificatosi ad agosto 2008, ci dimostra una sola verità: quanto costerà allo Stato, e quindi ai cittadini italiani, intervenire in variante sulle opere previste per sopperire alle sviste tecniche dei progettisti di questo impianto. C'è da dire che questa discarica non ne vuol sapere di starsene tranquilla. Chiaramente, i fenomeni franosi si verificano non perché il Codisam ha particolari doti di preveggenza, ma perché violentare la natura comporta comunque una sua reazione». Nella foto il traliccio della linea ad alta tensione.