Ferrandella satura, nodo ristori per Santa Maria la Fossa

18 febbraio 2009 - ant.pis.
Fonte: Il Mattino Caserta

Un anno dopo l’apertura tra le proteste popolari, la discarica di Ferrandella è satura, mentre le casse del Comune che l’ha ospitata, Santa Maria la Fossa, sono sempre più vuote. Dei ristori dovuti per legge e promessi, prima dal commissario straordinario per l’emergenza rifiuti Gianni De Gennaro, poi dal sottosegretario di governo Guido Bertolaso, è arrivata solo una piccola parte, 170mila euro, a fronte di una cifra che è quasi il quadruplo. Quasi perché, ammette il sindaco Bartolomeo Abbate, «non sappiamo bene quante centinaia di migliaia di tonnellate sono state sversate a Ferrandella; l’Esercito continua a gestire il sito ma fornisce i numeri con il contagocce. Potrebbero essere state sversate in dodici mesi oltre 600mila tonnellate, ma non ne siamo affatto sicuri; potrebbero essere molte di più». Enrico Parente, sindaco del vicino comune di Grazzanise, ritiene che siano «quasi ottocentomila le tonnellate di rifiuti sversati in via provvisoria a Ferrandella». Cifre comunque lontane dalle 120mila iniziali di cui parlò Gianni De Gennaro, o dalla quota di trecentomila che doveva servire, nei primi drammatici mesi del 2008, a salvare Napoli e il suo hinterland, privi di discariche. Per Santa Maria la Fossa, quei soldi, con gli altri due milioni di euro che il Comune attende per aver ospitato nel 2003 un’altra discarica, Parco Saurino II, vorrebbero significare rilancio. Resta poi il nodo della rimozione dell’immondizia parcheggiata a Ferrandella, che è solo un sito provvisorio; dovrebbe finire nel vicino invaso di San Tammaro, in grado di ospitare 2milioni di tonnellate. Ma anche qui il problema saranno i soldi, sempre più merce rara.

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