Ancora senza stipendio i lavoratori della Saba ieri prelievo a singhiozzo oggi summit dal prefetto

«Sulla raccolta decida il sottosegretario»

Il sindaco Petteruti chiama in causa Bertolaso: è lui il dominus, deve dirci cosa fare
18 febbraio 2009 - Daniela Volpecina
Fonte: Il Mattino Caserta

Nulla di fatto al vertice in prefettura di ieri sulla vicenda rifiuti. L'assenza di un delegato del sottosegretario di governo Bertolaso ha spinto infatti il sindaco di Caserta, Nicodemo Petteruti, a chiedere un aggiornamento dei lavori per questa mattina alle 10. Sul tavolo, naturalmente, le possibili soluzioni da adottare per superare in tempi brevi la fase di transizione che separa la revoca dell'appalto di igiene urbana alla Saba (colpita da interdittiva antimafia) dall'aggiudicazione della nuova gara. Un lasso di tempo di almeno due settimane che rischia di far ripiombare la città nell'emergenza rifiuti senza un intervento tempestivo del Governo. «Il sottosegretario di governo - ha spiegato il sindaco - è il dominus di questa situazione, l'interlocutore per eccellenza, come si evince anche dalla nota che ho inviato la settimana scorsa al Viminale. Spetta a lui fornire indicazioni chiare al Comune di Caserta su come uscire dall'impasse rifiuti. Indicazioni che, ne sono certo, emergeranno sicuramente da questo incontro». Un'impasse che chiama in causa anche il mancato versamento alla Saba da parte dell'Ente degli ultimi due canoni mensili del valore complessivo di circa due milioni di euro e che ha spinto i 175 lavoratori della società - ancora in attesa degli stipendi di gennaio - a proclamare lo stato di agitazione. La raccolta rifiuti in città prosegue infatti a scartamento ridotto. Pochi i mezzi in azione in queste ore per prelevare i sacchetti a domicilio, ancora più pochi gli operai scesi in strada per lo spazzamento. E intanto si attende con ansia la data di aggiudicazione della nuova gara, fissata per il prossimo 25 febbraio (lo stesso giorno in cui è atteso il responso del Tar Campania che dovrà pronunciarsi sul ricorso presentato dalla Saba), per la gestione del ciclo integrato dei rifiuti. Si tratta di un affidamento temporaneo di quattro mesi, salvo eventuali proroghe come specifica il capitolato di appalto affisso all'albo pretorio, del valore di quasi quattromilioni di euro. L'appalto verrà assegnato questa volta attraverso una procedura negoziata e l'aggiudicazione avverrà anche in presenza di una sola offerta valida, purché ritenuta congrua ed economicamente vantaggiosa. La nuova assegnataria, oltre alla raccolta differenziata porta a porta, dovrà gestire anche le due isole ecologiche in via di realizzazione in via Cappuccini e in viale Lincoln. Il contratto sarà automaticamente risolto in caso di annullamento della interdittiva antimafia emessa dalla prefettura di Napoli nei confronti della Saba. Ma non solo. Nel capitolato sono state inserite anche nuove clausole che prevedono una serie di sanzioni a carico della società. All'appaltatore sono infatti applicabili penalità che oscillano da un minimo di duecentocinquanta euro a un massimo di cinquantamila euro nel caso in cui non vengano rispettati giorni e orari di raccolta dei sacchetti, non vengano effettuate la manutenzione dei mezzi, la bonifica degli automezzi e il lavaggio dei cassonetti, e addirittura nel caso in cui non venga realizzata un'adeguata campagna di sensibilizzazione su come si differenziano i rifiuti.

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