Rifiuti, ok alla gestione diretta
Gestione rifiuti, via libera all'affidamento in house. Con una nota a firma del presidente della commissione vigilanza della prefettura di Caserta, Francesco Provolo, l'avvocatura di Stato ha chiarito che la gestione in house sul territorio di Mondragone (ma anche su quello di Castelvolturno, si legge nella nota) «è ipotizzabile a condizione che le amministrazioni, diano un'adeguata pubblicità alla scelta, fornendo dettagliate motivazioni all'esito di appropriate analisi di mercato e trasmettendo una relazione degli esiti direttamente all'autorità garante». La notizia, ufficiale solo da qualche giorno, è stata accolta con soddisfazione dall'assessore all'ambiente Mario Fusco. «La scelta di affidare il servizio ad una società pubblica appositamente costituita, - spiega l'esponente di maggioranza - ci permetterà di avere un costante monitoraggio delle procedure che dovranno rispettare la massima legalità e non solo quella burocratica, ma quella sostanziale e di produrre consistenti risparmi di spesa che si rifletteranno sulle tasche dei cittadini». Superata la fase dell'interpretazione, Fusco si augura che la sua maggioranza, dopo l'approvazione nei mesi scorsi in consiglio comunale di una delibera di intenti, possa contribuire compatta ad un processo epocale, che cambierà volto definitivamente alla gestione dei rifiuti nella città litoranea. «Si tratta di una sfida, - rincara l'assessore - che coinvolge non solo la politica che dovrà dimostrare di essere all'altezza degli impegni assunti, ma di una sfida che coinvolge tutta la città. Possiamo realmente, a breve, assistere ad un cambiamento nella qualità dell'ambiente e dell'igiene urbana». Contrariamente a Fusco, l'opposizione accende i riflettori sulla spaccatura interna della stessa maggioranza e sulla necessità di affidare la scelta finale al civico consesso. «Quando arrivò lo stop della prefettura, - dice Giovanni Schiappa, capogruppo consiliare di "Fi verso il Pdl" - il gruppo di maggioranza "Proposta democratica" sosteneva la tesi che bisognava avviare le procedure di gara per la scelta del soggetto affidatario del servizio di raccolta, e quindi scongiurare la nomina del commissario ad acta. Conoscendo e stimando non poco il coordinatore della civica, Luigi Maratta, ci rendiamo conto che il vero problema, ora, risulta essere che una componente consiliare forte di ben quattro consiglieri comunali possa digerire un'idea partorita dall'assessore Fusco. Senza più paraventi, - conclude - aspettiamo che emergano le reali volontà di quanti compongono la maggioranza».