Fiaccole, balli e il gadget Gigetto portachiavi a forma di sacchetto
Un enorme sacchetto nero appeso alla statua di Dante, un´immagine che già in serata era sui siti di mezza Europa. Un enorme sacchetto nero appeso alla statua di Dante, simbolo del "Giorno del rifiuto" organizzato dal meetup "Amici di Beppe Grillo". Settemila persone che hanno cominciato ad affluire in mattinata e che hanno subito esposto un grande striscione: "Bassolino e Iervolino non siete più riciclabili".
Presidente di Regione e sindaco finiti nel mirino così come l´ultimo commissario per l´emergenza rifiuti in Campania, Gianni De Gennaro, trasformato in poliziotto-manichino con manganello e con medaglie che ricordano il G8 di Genova e i pestaggi ai tempi in cui era capo della polizia. Medaglie su cui è scritto "Diaz" e "Bolzaneto".
Dodici ore di musica e balli, anche tra le fiaccole, in attesa del comizio notturno di Grillo. Ad aprire le danze, a ritmo di samba, l´orchestra Quebradeira sul palco montato al centro di piazza Dante e decorato con opere realizzate dagli studenti dell´Accademia di Belle arti in sciopero. Tantissimi gli stand per la raccolta differenziata, banchetti di protesta dei disoccupati e dei comitati civici. Quelli di San Giovanni a Teduccio hanno anche messo in vendita, a due euro, T-shirt colorate con il disegno delle «bombe ecologiche» di Napoli est: la centrale Turbogas, il terminal di levante, la Darsena petroli, il depuratore di Ponticelli, la spiaggia di Vigliena, le "possibili discariche" nelle ex raffinerie e nell´ex Manifattura Tabacchi dove nei sogni di Napoli del Rinascimento pre-monnezza doveva essere realizzato uno "studentato".
Oltre cento giornalisti accreditati, numerose tv italiane e straniere con presenze francesi, polacche e svizzere. Ad aggirarsi fra la gente tanti studenti-sandwich vestiti da rifiuti che hanno distribuito al prezzo di un euro "Gigetto", portachiavi-gadget a forma di sacchetto di immondizia con il tradizionale cornetto portafortuna. Ma c´era anche la donna-inceneritore che "terrorizza" la gente. E sul palco, tra i tanti artisti che si sono alternati nel corso della giornata, anche due comici travestiti da cassonetti che si lamentavano di essere in astinenza perché, per colpa dell´emergenza rifiuti, non riescono a fare più l´amore con i camion dell´immondizia con i quali un "tempo ci accoppiavamo ogni notte".
Verso sera arrivano anche tanti punk per i quali piazza Dante il sabato è un ritrovo abituale. E arriva anche un gruppo con i tradizionali colori giallo-verdi che si scatena nella capoeira, una lotta tribale sudamericana che diventa una emozionantissima danza. E resta fino a sera, ad aspettare Beppe Grillo, anche Vittoria Mariani. Un tempo dirigente napoletana di Alleanza nazionale («per carità, mai più in politica») per l´occasione ha prodotto il cd "Perché odiate Napoli". Un attuale componente di An, il consigliere regionale Enzo Rivellini, chiede invece inutilmente di poter salire sul palco e parlare ma l´ufficio stampa dei grillini gli comunica che «no, i politici oggi non parlano». Chi riesce invece a parlare, ma solo in piazza, è Sergio Cusani, napoletano e noto collettore della maxi tangente Enimont, tra i primissimi condannati di Tangentopoli: «Riciclare è la ricetta giusta per uscire dalla crisi».