Dietro la guerriglia il business masserie

Record di costruzioni abusive
12 febbraio 2009 - l.d.g.
Fonte: Il Mattino

La Scheda Un boom di costruzioni abusive, un picco di attività edilizie. In gran parte in contrada Pisani o giù di lì, tutte a Pianura e nell’area flegrea, teatro per quasi un mese di una mobilitazione popolare contro la discarica. Nei giorni caldi della protesta - in cui è opportuno distinguere il dissenso civile dal teppismo - ci fu un boom di costruzioni abusive. Un picco registrato nel bilancio tracciato dalla sezione edilizia coordinata dall’aggiunto Aldo De Chiara, grazie ai riscontri della sezione antiabusivismo dei vigili urbani. A distanza di tredici mesi dagli scontri antidiscarica, il pentito Giovanni Gilardi spiega gli interessi della camorra di Pianura nel tenere alta la tensione, fino a «stipendiare» gli hooligan da stadio nella presunta devastazione del quartiere. «I costruttori impegnati in attività abusive del quartiere, in particolare nelle masserie, devono chiedere il permesso al clan, al quale versano tangenti che variano a seconda dell’importanza dell’edificio da realizzare». Il pentito chiarisce anche quando la camorra locale avrebbe fiutato l’affare rifiuti, accusando il cartello Lago-Racise-Marra: «In realtà, noi come clan non avevamo organizzato gli scontri, ma ne stavamo beneficiando, poiché le forze dell’ordine erano tutte impegnate e non c’erano molti posti di blocco. Il fatto che gli scontri durassero a lungo consentiva di terminare le costruzioni abusive in Contrada Pisani, proprio vicino alla zona della discarica. Si lavorava tranquillamente, visto che erano più difficili i controlli da parte dei vigili del pool antiabusivismo edilizio». Una ricostruzione che sarà ora vagliata dai giudici. Il nome di Giovanni Gilardi è stato inserito nella lista testi depositata in questi giorni dal pm Antonello Ardituro. Non è l’unico presunto esponente della camorra a figurare come teste d’accusa. C’è anche un altro pentito, Mario Toller, che chiama in causa il consigliere comunale Marco Nonno. Stando alle dichiarazioni di Toller, l’esponente politico di An sarebbe stato vicino ad ambienti camorristici del quartiere di Pianura. Esplicitamente Toller fa nomi e cognomi, e riferisce di essere a conoscenza di presunti rapporti tra Nonno e personaggi legati a due clan di camorra attivi a Pianura: le famiglie Lago e Varriale. Versioni respinte dalla difesa di Nonno, per il quale - va chiarito - non sono formalizzate accuse di legami con la camorra.

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