Pulizia sul raccordo, scontro Comune-Bertolaso

12 febbraio 2009 - g.c.
Fonte: Il Mattino Saleno

Scontro tra il Comune di Salerno e Bertolaso. I rifiuti lasciati sulle piazzole del raccordo autostradale Avellino-Salerno, secondo il sub commissario all’emergenza rifiuti, tocca al comune di Salerno rimuoverli. Proprio così, immondizia in buste, copertoni e altri materiali indifferenziati lasciati dagli automobilisti incivili lungo le piazzole di sosta, sono stati considerati rifiuti del capoluogo. E il sindaco con l’assessore all’ambiente Gerardo Calabrese, ha deciso di opporsi. In giunta sarà presentata una delibera per affidare ad un legale la formale opposizione al provvedimento. Il sottosegretario all’emergenza rifiuti Bertolaso ha inviato una diffida al comune di Salerno a rimuovere i rifiuti, anzi provvederà con mezzi propri per poi addebitare al comune il servizio. Così come previsto dal decreto dell’estate scorsa convertito nella legge 123/2008, le strutture commissariali possono incaricare una ditta per la rimozione dei rifiuti scaricando i costi sui comuni. «Posso capire che se ci sono cumuli di rifiuti su strade di nostra competenza e se il comune è inadempiente qualcuno debba surrogarlo - protesta l’assessore Calabrese - Ma sul raccordo Avellino-Salerno noi che c’entriamo? Posso concedere che sopratutto da quando noi abbiamo attivato la raccolta differenziata a Salerno, in particolare a Fratte, quelli che prima conferivano indiscriminatamente a Salerno (provenienti presumibilmente dalla valle dell’Irno), avranno la tentazione di lasciare lungo l’autostrada i loro rifiuti. Ma di qui ad addebitarci i costi della ripulitura ne corre...». Per Calabrese la competenza è dell’Anas. E dato che i costi della rimozione dei cumuli di rifiuti non sono stati ancora comunicati, il comune si attrezza. Intanto va avanti il piano per estendere alla città la raccolta. «A gennaio siamo al 45% su base comunale e abbiamo attivato solo i primi tre step: 83 mila abitanti su 143 mila». Gli addetti del comune stanno consegnando le tanichette per la raccolta degli oli vegetali esausti integrando il piano iniziale. Gli step complessivi sono cinque, il quarto è suddiviso in due parti e riguarda il centro storico e partirà presumibilmente nella prima quindicina di aprile. «La suddivisione è stata necessaria perchè il centro storico ha peculiarità tali da richiedere orari particolari per il conferimento e anche attrezzature diverse per la raccolta porta a porta», dice Calabrese. Il quinto step riguarda i rioni collinari e anche in quel caso si arriverà a completare il sistema su tutta la città rimodulando il programma. «Siamo partiti l’8 luglio e quindi entro l’anno arriveremo al momento finale del piano complessivo. Per un comune di dimensioni come Salerno è un record. Ad ogni step abbiamo coinvolto 30 mila abitanti e utilizzato i 51 facilitatori. A Eboli o Cava con dimensioni di 30-40 mila abitanti sono stati avviati più step di quelli previsti da noi».

Powered by PhPeace 2.6.4