Caputo al vertice del Cosmari Av1

11 febbraio 2009 - Michele De leo
Fonte: Il Mattino Avellino

E' stato eletto all'unanimità il nuovo presidente del Cosmari Av1. Nessuna sorpresa nell'assemblea dei sindaci tenutasi nella mattinata di ieri. Gli amministratori dei 44 comuni del consorzio hanno affidato, così come era nelle previsioni, l'incarico al primo cittadino di Aiello Antonio Felice Caputo. A lui il compito di traghettare il Cosmari verso la creazione di una società unica di gestione provinciale. Un mandato a termine, che sarà costellato da ostacoli da superare e nodi da sciogliere. Difficoltà che non trovano certamente impreparato Caputo, che ieri stesso si è messo al lavoro per dare una svolta ad un ente che nell'ultimo periodo è stato troppo spesso oggetto di polemiche e veleni. Le prime parole del neo presidente mostrano chiaramente l'intenzione di dare una sterzata. Caputo sottolinea la necessità di «sopire le conflittualità, specie con l'Asa, azienda con la quale il consorzio deve camminare a braccetto», ma anche di avviare un dialogo con i cittadini. «E' opportuno spiegare, con numeri e dati di fatto, l'organizzazione del ciclo integrato, le mansioni degli addetti, le problematiche. C'è bisogno di recuperare un'immagine troppo spesso messa in discussione anche per responsabilità non imputabili al Cosmari o agli altri anelli della catena. Perché il sistema funzioni - ha proseguito Caputo - c'è bisogno che ognuno, a cominciare dai cittadini, faccia la propria parte». Ha le idee chiare il neo presidente. Non a caso, il sindaco di Avellino lo indica come «la persona giusta al posto giusto, che viene dall'interno del consorzio e conosce bene le problematiche». Caputo si concentra subito sulle difficoltà, a cominciare dalla delicata situazione finanziaria che, nelle ultime settimane, ha messo in crisi i rapporti con l'Asa. Ma il primo ordine del giorno, approvato nell'assemblea di ieri, riguarda la gestione degli impianti presenti, leggi Cdr, sul territorio di competenza. «Attiveremo - dice - una pressione forte nei confronti della struttura commissariale per far rientrare l'impianto di Pianodardine nelle competenze provinciali». Intanto, però, è pronto a sedare i conflitti con l'azienda di viale Italia, pur evidenziando che non ritiene prioritario liberarsi della parte privata della società. «L'Asa - spiega - è parte del Cosmari e i percorsi non dovrebbero mai divergere».

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