Si accelera per completare gli interventi nelle cave L’area sarà utilizzata per tre anni, poi la bonifica

Chiaiano, conto alla rovescia per la discarica

Lavori quasi ultimati, il sito sarà pronto entro dieci giorni. Nei primi mesi scaricheranno dodici mezzi al giorno
7 febbraio 2009 - Daniela De Crescenzo
Fonte: Il Mattino

È prevista tra dieci giorni l’apertura della discarica di Chiaiano: dopo una serie di rinvii provocati dalla necessità di cambiare ditta (alla Pescatore è succeduta la Ibi), dal ritrovamento di materiali edili contenenti amianto e dalle piogge incessanti degli ultimi due mesi, la struttura del sottosegretario è pronto a iniziare gli sversamenti. In questi giorni si stanno completando le due strade che consentiranno ai camion di scaricare all’interno dell’ex cava del poligono. Dovrebbe essere risolto, così, uno dei problemi segnalati dai comitati antidiscarica. I tecnici che hanno supportato il Comune di Marano nella gestione della vertenza, infatti, avevano più volte sottolineato che l’arrivo dei camion rischiava di mandare in tilt il traffico dell’area Nord. Sulle due strade transiteranno, almeno in una prima fase, una decina di mezzi al giorno (tutti provenienti dall’VIII municipalità di Napoli e dai comuni di Marano e Mugnano) che sverseranno circa duecentomila tonnellate. Nei prossimo mesi sarà possibile portare a Chiaiano fino a settecentomila tonnellate, ma, a parere dei tecnici, difficilmente si arriverà a questa cifra. Nella zona Nord, infatti, è stata avviata la raccolta differenziata. Proprio per avviare il porta a porta lunedì scorso è stato firmato un protocollo d’intesa tra i sindaci di Marano, Salvatore Perrotta e di Mugnano Daniele Palumbo e il capo missione del sottosegretariato, Marcello Fiori. Nella prima fase i rifiuti sversati nella cava del poligono verranno stoccati nella vasca che è già stata ultimata mentre proseguiranno le opere per l’allestimento della seconda buca. La discarica resterà «in vita», come dicono i tecnici, per circa tre anni e alla fine sarà riempita e ricoperta. A quel punto sulla sua superficie sarà possibile creare un’area verde. E mentre si completano i lavori a Chiaiano, la struttura del sottosegretario si trova ad affrontare nuove difficoltà a Terzigno dove è stato necessario sospendere la gara d’appalto. «Nessuna impresa aveva i requisiti morali necessari per lavorare con noi», dice il capo missione Nicola Dell'Acqua, responsabile dei siti, delle aree e degli impianti. Per realizzare la discarica, dunque, si è scelta la strada della trattativa diretta, ma la ditta prescelta, la Ecodeco di Pavia, non ha ancora fatto sapere se è disponibile ad assumere l’incarico. È stato anche deciso di spostare al più presto i rifiuti dalla discarica provvisoria di Ferrandella per portarli in quella definitiva di San Tammaro che si trova nella stessa area. Intanto le piazzole saranno coperte per evitare la fuoriuscita di percolato. Nella tenuta che un tempo fu di proprietà della famiglia Schiavone, potrebbe essere sistemato un impianto fotovoltaico per la produzione di energia.

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