Palazzo Castropignano orientato verso la rescissione Sabatino: fiducia nei giudici non perderemo gli appalti

Interdittiva alla Saba, ultimatum del Comune

Il sindaco Petteruti: «L’azienda ha quindici giorni per dimostrare l’erroneità del provvedimento»
6 febbraio 2009 - Daniela Volpecina
Fonte: Il Mattino Caserta

Quindici giorni. Questo il lasso di tempo concesso dal Comune di Caserta alla Ecologia Saba di Ercolano (la società che gestisce il servizio di nettezza urbana in città) per dimostrare l'eventuale erroneità dell'interdittiva antimafia emessa nei suoi confronti l'altro ieri dalla Prefettura di Napoli. In caso contrario l'amministrazione Petteruti sarà costretta a rescindere l'appalto quinquennale, del valore di 59milioni di euro, aggiudicato lo scorso mese di ottobre. Una decisione giunta al termine di una intensa giornata di colloqui che ha visto il sindaco a confronto con il prefetto di Caserta, Ezio Monaco, e con le forze politiche di maggioranza e opposizione. «Ho comunicato al prefetto - ha dichiarato in merito il primo cittadino - il fermo intendimento di osservare la normativa antimafia e il Protocollo di legalità sugli appalti sottoscritto nel 2007 con il massimo rigore e tempestività. Nelle prossime ore valuteremo le azioni da intraprendere per fronteggiare la difficile situazione venutasi a creare. Si tratta - ha aggiunto - di un fulmine a ciel sereno che minaccia di compromettere il lungo lavoro compiuto fino ad oggi in tema di raccolta differenziata. Il timore è che sulla città possano ripercuotersi ritardi, difficoltà, contenziosi che minacciano di riportarci indietro di almeno un anno e mezzo, periodo nel corso del quale abbiamo costruito un percorso virtuoso, che proprio nei giorni scorsi ha cominciato a dare i suoi frutti». Una situazione alquanto spinosa che rischia di imporre una brusca frenata al servizio di raccolta e smaltimento rifiuti e che al contempo fa balenare in mente lo spettro di un possibile commissariamento. Al riguardo il sindaco Petteruti ha garantito che «l'amministrazione adotterà ogni iniziativa necessaria a ridurre il più possibile i disagi che potrebbero derivare ai cittadini da una notizia che ci coglie di sorpresa e infonde in noi forte preoccupazione», ma al momento sembra piuttosto improbabile che si possa procedere con un’assegnazione diretta del servizio ad una nuova azienda. A cautelare il Comune nei confronti della Saba ci sarebbe la famosa clausola inserita nel contratto di appalto che consente all'Ente «la rescissione unilaterale nel caso in cui l'azienda dovesse risultare sprovvista del certificato antimafia». Un certificato richiesto dall'Ente alla Prefettura nove mesi fa e sul quale ha ottenuto risposte soltanto nel tardo pomeriggio di mercoledì attraverso una nota che informa su possibili tentativi di infiltrazioni mafiose ad opera della criminalità organizzata. Ma intanto il legale rappresentante della Ecologia Saba, Beniamino Sabatino, fa sapere di essere fiducioso e di credere ciecamente nel lavoro della Magistratura: «Non ho nulla da temere e sono certo che presto verrà fatta chiarezza su questo caso». E di fronte all'ipotesi di risoluzione del contratto da parte del Comune di Caserta ha precisato: «Metterò in campo tutti gli atti che la legge mette a mia disposizione per dimostrare che si tratta di un equivoco e che la Saba è in grado di continuare a gestire il servizio di raccolta rifiuti».

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