Rifiuti pericolosi nelle discariche, indagato Bertolaso
Il commissario straordinario ai rifiuti in Campania finisce nell'inchiesta «Rompiballe»
Il sottosegretario all'emergenza rifiuti Guido Bertolaso era stato indagato dall'inizio, ma solo ieri si è saputo che è finito nello stralcio dell'inchiesta madre dei pm Giuseppe Noviello e Paolo Sirleo. Il filone "Rompiballe", quello per cui pochi giorni fa sono stati rinviati a giudizio in 25 e che lo scorso maggio portò agli arresti domiciliari il suo braccio destro Marta Di Gennaro e ad accuse di falso in atto pubblico per il prefetto di Napoli Alessandro Pansa. Bertolaso pareva esserne uscito "pulito", ora però è inserito a pieno titolo in una storia poco chiara fatta di connivenze e di smaltimento illecito di rifiuti. Nei prossimi giorni il procuratore aggiunto De Marco dovrà decidere sulla sua posizione. Ma lo stralcio (in cui è inserito anche Pansa) non significa di per sé aver avuto un ruolo secondario, anche perché sulla necessità di sdoppiare l'inchiesta la scorsa estate si consumò un braccio di ferro tra il procuratore generale Giandomenico Lepore e i pm. Secondo i magistrati infatti dal 2006 al 2007, per il periodo in cui il capo della protezione civile era commissario straordinario, si sono perpetrate forti violazioni. A cominciare da come venivano trattati e poi portati in discarica i rifiuti. Secondo le indagini infatti per 24 mesi le ecoballe non a norma sono state prelevate dai siti di trasferenza e triturate facendoci passare sopra i camion, una volta diventata poltiglia veniva codificata come materiale trattato, ma in realtà proviene direttamente dai cassonetti in strada. Così per due anni si è consentito lo smaltimento illecito di rifiuti, anche pericolosi, nelle discariche di Lo Uttaro (Ce) e Villaricca (Na), nonché il trasferimento con i treni in Germania. Mentre un gruppo di funzionari si è messo in tasca i proventi dell'emergenza, si è assicurato la "permanenza" della struttura "speciale", ha ottenuto avanzamenti di carriera.
La posizione di Bertolaso non è delle migliori anche perché a suo carico ci sarebbero diverse intercettazioni in cui tramite conversazioni e sms si lascia andare a commenti non proprio deontologici con la sua vice De Gennaro. Le aveva infatti confidato di voler "sputtanare" i tecnici di Pecoraro Scanio. E non solo. Spesso si era lasciato andare a descrizioni di scarsa professionalità riguardo al trattamento dei rifiuti. Come nella conversazione del 30 maggio 2007 quando Bertolaso in merito alla relazione sulla discarica salernitana di Parapoti dice al suo braccio destro «e tu fai una relazione molto semplice, dici abbiamo portato 17mila tonnellate o quante cazzo ne avete portate, questa sera finisce tutto. Bertolaso l'altro ieri si è preso schiaffi prima da quelli di Parapoti poi da quelli di Acerra, non ha più guance da offrire per queste vicende, quindi alternative non l'abbiamo L'unica cosa che mi sembrerebbe da immaginare è quella di portare tal quale a Parapoti ma non so se la cosa è fattibile».