Chiaiano, europarlamentari in visita

31 gennaio 2009 - Angelo Agrippa
Fonte: Corriere del Mezzogiorno
Il 6 febbraio prossimo una delegazione di europarlamentari, guidata da Monica Frassoni, si recherà in visita nella cava dell'ex poligono di Chiaiano, dove è in corso di allestimento la discarica. 
Il presidente della commissione ambiente del Comune di Napoli, Carlo Migliaccio, ha annunciato la missione dei parlamentari europei, aggiungendo che «subito dopo ci recheremo dal procuratore della Repubblica, presso il cui ufficio abbiamo presentato una denuncia sui cumuli di rifiuti altamente inquinanti rinvenuti nella cava. Insomma — ha aggiunto — vogliamo che si faccia chiarezza». Alla conferenza stampa hanno partecipato anche i docenti universitari di Geologia e assessori del Comune di Marano, Franco Ortolani e Giovanni de' Medici; il sindaco di Marano, Salvatore Perrotta; Massimo Esposito, dei comitati civici, e il deputato Idv, Franco Barbato. Il rischio friabilità delle pareti di tufo di Chiaiano resta il principale allarme per i rappresentanti della zona. Ma Ortolani ha tenuto soprattutto a sottolineare che «il 13 ottobre scorso è stata «l'ultima volta in cui siamo riusciti a entrare nella cava. Manca un confronto critico. Inoltre, in questi giorni piovosi abbiamo notato la formazione di tantissima schiuma a ridosso delle pareti della vasca. Se si trattasse solo di acqua, sarebbe ben poco. Ma la schiuma non è prodotta dall'acqua piovana, bensì da sostanze chimiche. Ci troviamo dinanzi a persone che stanno allestendo una discarica in modo ingenuo. E questo non ci garantisce». Ortolani ha poi denunciato che «su una parete della vasca non è stata realizzata la compattazione dell'argilla e il successivo rullaggio per l'impermeabilizzazione». Mentre resta inalterato, secondo i geologi-assessori, la minaccia della frana e del materiale contaminato (amianto) rinvenuto nell'area».
Nicola Dell'Acqua, capomissione per gli impianti della struttura di Guido Bertolaso, replica: «Per la schiuma rinvenuta faremo delle analisi. Così per il compattamento dell'argilla: ci sarà un collaudo, come previsto, e verificheremo. A Chiaiano, come altrove, non abbiamo e non lasceremo mai nulla di intentato. Inoltre, appare strano che debba essere io a spiegare a dei geologi che sebbene ci troviamo su una roccia tufacea, la discarica che stiamo attrezzando è pienamente garantita. In Veneto abbiamo la falda a due metri e funziona tutto benissimo. Qui l'abbiamo a 130 metri e ci sentiamo più che sicuri. Piuttosto — rilancia Dell'Acqua — se è vero che il materiale in eternit, 600 tonnellate rispetto alle 6 mila tonnellate di materiale ritrovato, è stato scaricato negli ultimi anni, è possibile che nessuno, finora, se ne sia accorto? Ora si invoca il dialogo. Noi siamo stati sempre aperti al dialogo. Sempreché non si usi per strumentalizzare le informazioni». Infine, i ritardi dei lavori nella discarica: «Nessun ritardo — ribatte il capomissione — ma soltanto difficoltà oggettive per il maltempo, come in tutti i cantieri. Da oggi inizierà la bonifica. Una prima ditta milanese ha rinunciato perché ha ritenuto poco soddisfacente l'importo economico e per la distanza dalle discariche di riferimento dove smaltire il materiale da rimuovere. La discarica è pronta e sicura. E prima di fine febbraio potrà anche accogliere i rifiuti».
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